Probabilmente anche grazie al procedere delle campagne vaccinali in tutto il mondo, sembrano essere ripartiti con rinnovato slancio gli scambi commerciali tra il Belpaese ed i Paesi extra UE. Lo testimoniano i dati relativi a marzo 2021 diffusi dall’Istat, secondo cui, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, sarebbero tornati a crescere sia l’export (+23,1%) che l’import (+35,0%).
Dopo il lieve calo di febbraio, l’export extra UE registra a marzo un nuovo rialzo congiunturale (+2,5%) spiegato per oltre la metà dall’aumento delle vendite di energia (+65,2%) ed in misura minore da quelle di beni intermedi (+3,5%).
Nel primo trimestre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export diminuisce dello 0,7%, per effetto principalmente del calo delle vendite di beni strumentali (-4,4%).
Rispetto a marzo dello scorso anno – mese in cui le esportazioni italiane iniziarono a subire gli effetti della crisi sanitaria – la crescita dell’export è molto sostenuta (23,1%). L‘aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti principali di industrie, è particolarmente ampio per beni di consumo durevoli (+59,3%), energia (+38,9%) e beni strumentali (+34,1%).
La crescita dell’export è diffusa verso tutti i principali partner commerciali extra Ue: nettamente superiore alla media è l’aumento delle vendite verso la Cina (+47,0%), ma molto bene anche Paesi ASEAN (+41,0%), Paesi MERCOSUR (+38,2%), Svizzera (+35,7%), Paesi OPEC (+24,9%) e Turchia (+24,6%).
Per quanto riguarda l’import a marzo 2021 si stima un aumento congiunturale pari al +6,8%. Tranne che per i beni strumentali (-5,1%), si rilevano incrementi congiunturali diffusi, i più marcati per energia (+23,4%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%).
Nel primo trimestre 2021, l’import, invece, segna un rialzo congiunturale del 5,6%, cui contribuisce soprattutto il forte incremento degli acquisti di energia (+35,0%).
Su base annua l’import registra una crescita tendenziale molto sostenuta (+35,0%), con forti aumenti per tutti i raggruppamenti; i più marcati riguardano beni di consumo durevoli (+91,0%), beni strumentali (+44,0%) e beni intermedi (+40,5%). Il deciso incremento tendenziale, giunto dopo un anno di ampie flessioni, riguarda in maniera generalizzata tutti comparti.
Gli acquisti da Cina (+89,7%), Paesi OPEC (+62,6%), Paesi MERCOSUR (+47,3%), Turchia (+37,7%) e Regno Unito (+30,7%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai Paesi extra UE27. Gli acquisti dagli Stati Uniti (-1,2%) sono in lieve calo.
La stima del saldo commerciale a marzo 2021 è pari a +4.797 milioni (+5.073 a marzo 2020). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +7.053 milioni per marzo 2020 a +7.470 milioni per marzo 2021).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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