Dal 12 aprile sarà operativo un nuovo strumento che consentirà agli enti fieristici e alle società che organizzano eventi fieristici internazionali di ottenere un contributo a fondo perduto per un massimo di 10 milioni di euro volti a coprire fino al 70% dei costi fissi non coperti sostenuti dal 1 marzo 2020.
200.000 imprese partecipanti, 20.000.000 operatori provenienti dall’Italia e da tutti i Paesi del mondo, per un giro d’affari di 65,5 miliardi di euro, un impatto sul Pil di 36,2 miliardi di euro e una forza lavoro di circa 570mila addetti: erano questi i numeri pre Covid-19 di un comparto tra i più produttivi del Paese e che oggi, invece, deve necessariamente fare i conti con una crisi che, a causa della pandemia, si è fatta sentire in tutta la sua drammaticità.
Tra i settori che sono stati più fortemente colpiti dal Covid-19, infatti, c’è sicuramente quello delle fiere, che da marzo 2020 è rimasto sostanzialmente fermo, con un crollo delle attività solo in parte compensato dal ricorso al digitale.
La gravità della situazione non è costituita solo dalle difficoltà in cui versano gli enti fieristici italiani e le società che organizzano fiere internazionali, che hanno perso l’80% del fatturato nel 2020, ma anche dalla paralisi che di conseguenza ha coinvolto anche le nostre imprese votate all’export. Occorre ricordare, infatti, che soprattutto per le imprese di piccola e media dimensione il processo di internazionalizzazione inizia proprio dalla partecipazione alle manifestazioni internazionali, sia che si tengano fuori o all’interno del nostro Paese: oltre il 50% dell’export tricolore nasce proprio da contatti maturati durante tali manifestazioni. Fiere, meeting e convegni erano le “piazze” dove interi comparti dell’industria e della distribuzione si davano appuntamento per tessere relazioni, impostare contratti, presentare prodotti e servizi, e sostanzialmente quindi, trovare clienti.
In questo contesto decisamente complicato, SIMEST, società del Gruppo Cassa depositi a prestiti attiva nel supporto finanziario all’internazionalizzazione delle imprese italiane, si è mossa fin dal marzo 2020 per arginare l’emergenza attraverso le risorse del Fondo 394, gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso il quale eroga i Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione.
A sostegno del sistema fieristico Simest ha dapprima introdotto la possibilità di includere nelle spese ammissibili per i finanziamenti anche quelle relative a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia e quelle relative ad eventi di promozione virtuali.
A partire dal 2021 il sostegno da parte di Simest si è fatto più deciso: grazie all’attuazione del Decreto agosto sono stati stanziati 363 milioni di euro per permettere a Enti e società fieristiche di accedere ai finanziamenti agevolati dando vita ad nuova linea di patrimonializzazione interamente dedicata al sistema fieristico, con una capienza di massimo 10 milioni di euro per domanda e cofinanziamenti a fondo perduto in regime di Temporary Framework fino al 50%.
A partire dal 12 aprile, grazie anche allo stanziamento ad opera del Decreto Sostegno di ulteriori 150 milioni di euro per il Fondo di Promozione Integrata, SIMEST gestirà un nuovo strumento di ristoro rivolto agli Enti Fiera e alle società fieristiche che dimostreranno di aver subito un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Si tratta di contributi a fondo perduto per un massimo di 10 milioni di euro che andranno a coprire fino al 70% dei costi fissi non coperti sostenuti dal 1 marzo 2020, non coperti da utili, misure di sostegno erogate dalle pubbliche amministrazioni o da altre fonti.
Per chiedere il contributo si dovrà inviare a mezzo PEC il modulo di domanda disponibile sul Portale di SIMEST debitamente compilato e sottoscritto.
Una boccata d’ossigeno in attesa che la normale mobilità possa essere rispristinata e che il comparto possa finalmente tornare alle glorie di un tempo, anzi, a superarle.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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