“Oggi arrivano altri segnali molto incoraggianti per il nostro commercio delle aziende italiane”: così ha esordito ieri il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio di fronte alla pubblicazione del bollettino mensile dell’Istituto Nazionale di Statica sull’andamento del commercio con l’estero.
I dati Istat, come sottolineato dal ministro, confermano infatti la competitività e l’impegno delle imprese italiane che, nonostante la pandemia che ha colpito il nostro tessuto economico, sono comunque riuscite a mettere a segno a settembre 2020 una crescita tendenziale delle esportazioni del +2,1%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In particolare, il nostro export cresce, rispetto a settembre del 2019, del +2,8% verso i mercati extra UE e, nonostante la contrazione della domanda continentale, dell’1,4% rispetto ai mercati europei.
La dinamica è favorevole anche su base congiunturale dal momento che rispetto ad agosto a settembre si stima una crescita del +2,7%, anche in questo caso imputabile al marcato incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,1%), mentre quelle verso l’area Ue sono in lieve calo (-2,1%).
Questi andamenti risultano confermati anche escludendo gli effetti dovuti a esportazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale), al netto delle quali si stima una crescita - più contenuta - su base sia mensile (+1,0%) sia annua (+0,4%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+28,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+9,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,2%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+6,4%) e autoveicoli (+5,8%). In forte diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-51,1%).
Su base annua, i Paesi che contribuiscono in misura più ampia all’incremento dell’export sono Stati Uniti (+11,1%), Svizzera (+15,7%), Germania (+6,0%), Cina (+33,0%) e Polonia (+19,4%). Diminuiscono le vendite verso paesi OPEC (-14,8%), Spagna (-7,2%), paesi ASEAN (-13,3%) e Regno Unito (-3,9%).
L’import, invece, dopo gli aumenti dei mesi precedenti (+21,7% nel terzo trimestre 2020) segna un calo modesto su base mensile (-0,6%) ma più marcato su base annuale sebbene in decisa attenuazione (-6,4%, era -12,6% ad agosto), determinato in particolare dal calo degli acquisti dall’area extra Ue (-12,3%), mentre quello dall’area Ue è molto più contenuto (-1,9%).
A settembre 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 3.136 milioni di euro (da +2.686 milioni a settembre 2019 a +5.849 milioni a settembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.583 milioni di euro (era +5.788 milioni a settembre 2019).
Nel mese di settembre 2020 i prezzi all’importazione aumentano dello 0,5% rispetto ad agosto 2020 e diminuiscono del 5,3% su base annua (era -5,8% ad agosto).
Il ministro sostiene che “questa crescita è frutto delle straordinarie capacità delle nostre aziende, ma anche del fruttuoso dialogo che si è messo in atto tra tutti i comparti produttivi ed il Governo, suggellato dalla firma del Patto per l’Export promosso e coordinato dalla Farnesina, e dall’avvio di tutte le relative misure. A dimostrarlo, la crescita congiunturale delle esportazioni del III trimestre 2020, che hanno fatto misurare addirittura un +30,4% rispetto al II trimestre dell’anno. Questo conferma che le politiche di sostegno all’internazionalizzazione promosse, grazie alla riforma che abbiamo fortemente voluto e che ha assegnato al Ministero degli Affari Esteri le deleghe per il commercio estero, vanno nel giusto verso. Il rafforzamento del Polo per l’Export - che vede già collaborare sotto il nostro coordinamento la rete diplomatico-consolare, ICE, SACE e SIMEST - continuerà nei prossimi mesi, con un impegno ad aumentare le misure finanziarie a sostegno delle imprese e della promozione integrata del Paese già nella prossima legge di bilancio”.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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