Quando si lancia un nuovo portale di e-commerce internazionale, una delle sfide più grandi è senza dubbio intercettare e far atterrare sul sito web nuovi clienti. A questo scopo, esistono alcuni strumenti particolarmente utili per portare nuovo traffico attivamente interessato sul proprio sito: i comparatori prezzi.
Lanciare un nuovo progetto di e-commerce nasconde sempre non poche difficoltà, prima fra tutte intercettare il giusto traffico attivo e interessato ai prodotti offerti. A tal proposito, le piattaforme di comparazione di prezzi online sono in grado di accelerare la crescita di un progetto digitale di questo tipo, dando una discreta visibilità anche a piattaforme di commercio elettronico appena messe online.
Infatti, un comparatore di prezzi altro non è che un motore di ricerca che restituisce tra i risultati i prodotti e i servizi offerti dagli e-commerce che qui decidono di pubblicare il proprio catalogo di prodotti, in tutto o in parte, e che ricevono traffico sul proprio portale ogni qualvolta un utente clicca su un prodotto o servizio pubblicato.
Le informazioni che vengono presentate nei comparatori di prezzi vengono estrapolate e condivise direttamente dal portale stesso che li pubblica, e tra queste quelle che si riscontrano più frequentemente sono: titolo e descrizione del prodotto, immagini rappresentative dello stesso prodotto, prezzo. Spesso si possono trovare anche informazioni aggiuntive come quelle relative alle spese di spedizione, offerte e servizi aggiuntivi extra.
Vista questa lista di informazioni relative ad ogni scheda prodotto presente su un comparatore di prezzi, appare subito lampante come le tecniche SEO influiscano in maniera preponderante anche nell’ambito dei comparatori di prodotto: inserire ad esempio le parole chiave più importanti per un dato prodotto, sia nel meta title che nella meta description, aumenta le probabilità che lo stesso venga posizionato nelle prime posizioni dei risultati di ricerca.
A livello di costi invece, ogni comparatore di prezzi funziona diversamente. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è previsto che il merchant che pubblica prodotti su un portale di comparazione debba corrispondere una somma su commissione ogni qualvolta un utente accede alla pagina prodotto grazie alla presenza dello stesso all’interno del comparatore, nella forma di una vera e propria campagna PPC (Pay Per Click).
Per questo motivo, è sempre opportuno valutare quali articoli specifici inserire in una piattaforma del genere, in quanto prodotti dal margine basso rischiano di vedere eroso anche quel poco utile auspicabile, mentre i prodotti ad ampio margine possono tranquillamente essere inseriti, senza dover fare eccessivi ragionamenti sui costi da sostenere.
Il comparatore prezzi più famoso e utilizzato al mondo è sicuramente Google Shopping, lo strumento sviluppato e lanciato da Google, al quale Montain View ha persino dedicato una tabella sotto la barra di ricerca.
Le opportunità offerte dallo strumento di Google non riguardano solo quelle generalmente offerte dai comparatori di prezzo, ma possono potenzialmente dare visibilità ai prodotti anche all’interno dei risultati di ricerca, venendo pubblicati quando ad esempio vengono effettuate all’interno della rete di ricerca richieste specifiche per il prodotto e quando la ricerca viene interpretata dall’algoritmo come transazionale, ovvero in grado di riflettere l’intenzione di acquisto da parte dell’utente.
Altre piattaforme di comparazione prezzi particolarmente diffuse a livello globale sono Nextag, Kelkoo, Shopping.com e Twenga. Per analizzarne l’effettivo utilizzo in una data area geografica si consiglia comunque l’utilizzo di Google Trends.
I comparatori prezzi sono un’opportunità da non perdere per gli e-commerce di tutto il mondo: per sfruttarne i vantaggi non resta che analizzare quali siano i più diffusi all’interno del mercato nel quale si opera ed avviare un’attività di promozione su questi.
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Fonte: a cura di Exportiamo, di Federico Milone, redazione@exportiamo.it
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