Secondo i dati diffusi questa mattina dall’Istituito Nazionale di Statistica, Agosto si è mostrato un mese fiacco per l’export italiano che ha fatto registrare un lieve calo congiunturale.
D’altronde sarebbe stato difficile eguagliare le performance di maggio (+37,6%) e giugno (+14,9%), segno evidente che dopo lo stop dovuto al lockdown le vendite oltreconfine, tra alti e bassi, sembrano essere ripartite.
Dopo gli aumenti dei mesi precedenti, ad agosto 2020 le vendite verso i Paesi extra-UE hanno fatto registrare una lieve diminuzione congiunturale pari al -0,3%. La lieve flessione su base mensile dell’export è sintesi di dinamiche differenziate: in calo le vendite di energia (-19,6%), beni di consumo non durevoli (-1,6%) e beni strumentali (-1,3%), in aumento quelle di beni di consumo durevoli (+7,0%) e beni intermedi (+2,2%).
Tuttavia, su base trimestrale, l’export segna una variazione ampiamente positiva (+25,9%) – diffusa a tutti i raggruppamenti, ad eccezione di quello dell’energia – cui contribuiscono soprattutto i beni di consumo durevoli (+85,1%) e i beni strumentali (+43,5%).
Per quanto riguarda l’andamento tendenziale, ad agosto 2020 la flessione dell’export si accentua (-11,7%; era -8,1% a luglio) e, ancora diffusa a tutti i raggruppamenti, risulta più accentuata per energia (-54,8%), beni di consumo durevoli (-14,3%) e non durevoli (-11,8%).
Per quanto riguarda le destinazioni del Made in Italy l’export verso Paesi OPEC (-27,5%), Paesi MERCOSUR (-25,5%) e Russia (-20,0%) è in forte calo su base annua, mentre aumentano le vendite verso la Cina (+4,8%). Prosegue invece la fase di risalita dell’import, che cresce sia nell’ultimo mese (+5,1%) grazie soprattutto ad un incremento molto intenso per i beni intermedi (+22,4%), sia su base trimestrale (+17,3%), con gli incrementi maggiori per beni di consumo durevoli (+70,7%) e beni strumentali (+31,3%).
Tuttavia, su base tendenziale, rispetto all’export, l’import registra una contrazione più ampia ma in attenuazione (-16,4%, da -17,5% di luglio), determinata principalmente dal forte calo degli acquisti di energia (-50,3%). Gli acquisti da Russia (-41,2%), Turchia (-28,8%), Stati Uniti (-24,7%) e Regno Unito (-23,3%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra UE27 mentre appaiono in deciso aumento gli acquisti dai Paesi MERCOSUR (+25,1%).
La stima del saldo commerciale ad agosto 2020 è pari a +3.272 milioni (era +3.039 milioni ad agosto 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da + 6.220 milioni per agosto 2019 a +4.882 milioni per agosto 2020).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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