Ieri 9 settembre si è tenuta la 5° tappa del Roadshow virtuale “Patto per l’Export 2020”. Il Roadshow è infatti dedicato alla presentazione del Patto per l’Export (progetto nato con l’intento di rilanciare il Made in Italy nel mondo di cui abbiamo parlato in questo articolo) ed è articolato in dieci tappe che, raggiungendo regione per regione tutta Italia, mirano a sostenere le aziende e promuovere le opportunità fornite dall’export e dai nuovi mercati.

Durante la tappa di ieri, dedicata alle imprese del Lazio e della Toscana, hanno partecipato le più alte cariche istituzionali italiane, tra cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti in qualità di presidente della regione Lazio.

I rappresentanti del MAECI, delle Regioni, di Agenzia ICE, di SACE SIMEST e di Unioncamere hanno illustrato alle aziende partecipanti la strategia di sostegno pubblico alle imprese che operano o intendono inserirsi nei mercati internazionali attraverso risorse straordinarie messe a disposizione dal Governo per imprimere al sistema produttivo un nuovo slancio.

Il presidente dell’Agenzia ICE Carlo Maria Ferro ha illustrato il piano straordinario per il Made in Italy e i nuovi prodotti e servizi di ICE nei 6 pilastri del patto per l’Export, sottolineando come quest’ultimo voglia proporsi come punto di riferimento istituzionale unitario, al servizio del Sistema Paese: se le imprese si sono sentite abbandonate dalle istituzioni il patto vuole essere un’iniziativa per supportare le aziende italiane. Inoltre l’ obiettivo che si mira a raggiungere è quello di un coordinamento delle azioni tra MAECI, ICE, SIMEST E SACE in modo da ottenerne un’esecuzione tempestiva, oltre ad un monitoraggio trasparente e un adeguamento costante alle situazioni che di volta in volta si presentano.

Particolare enfasi è stata posta proprio ai sei pilastri su cui si fonda il patto, ovvero:

  1. Comunicazione: puntare su una comunicazione corretta del Made in Italy e del Brand Italia, grazie alle piattaforme digitali; stanziare risorse economiche che consentano di offrire alle imprese tecnologie blockchain per la tracciabilità del prodotto a tutela del Made in Italy e per rafforzare la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding.
  2. Formazione ed Informazione: verrà creato un portale per l’internazionalizzazione per far sì che le imprese trovino tutte le informazioni necessarie e gli aggiornamenti relativi all’export; oltre a questo, le imprese potranno accedere a nuovi voucher per finanziare l’inserimento di Temporary Export manager (TEM), formati da ICE e non. ICE formerà oltre ai TEM anche dei Digital Export Manager (DEM), che saranno reperiti anche da coloro che richiedono il reddito di cittadinanza.
  3. E-commerce: ICE, con una nuova iniziativa rivolta soprattutto alle micro imprese che non hanno mai esportato, prevede nuovi accordi con i maggiori Marketplace mondiali volti all’inserimento di prodotti italiani sulle piattaforme, contando di riuscire a coprire 23 Paesi entro il 2021.
  4. Sistema Fieristico: saranno erogati dei finanziamenti da SACE per l’organizzazione di fiere e sarà creata una piattaforma, Fiere Smart 365, con l’obiettivo di consentire la partecipazione, anche virtuale, alle fiere da parte dei visitatori. L’ICE sta acquisendo i diritti di una piattaforma di fiere online per poterla mettere a disposizione del sistema fieristico italiano. Il progetto sarà adattabile alle specificità settoriali e sarà sviluppato in 3 fasi: fiera virtuale: offrirà la possibilità di partecipare a una fiera da remoto attraverso un’esperienza che fornisca il look and feel dell’evento, implementando cataloghi digitali, video degli stand e chat interattive, oltre a una piattaforma di commercio B2B attiva durante i giorni di svolgimento dell’evento; fiera 365: si tratta di una sorta di social network che permetterà di continuare la relazione commerciale, l’interazione B2B, e di fare acquisti, tra espositori e visitatori certificati, anche a fiera conclusa, 365 giorni all’anno; fiera smart: verranno aggiunte alla piattaforma funzionalità di data analytics e intelligenza artificiale per ottimizzare il matching tra operatori ed aprire nuovi mercati. A questo ultimo progetto si collega quello di sviluppo di una piattaforma B2B per i mercati esteri, che completerebbe l’iniziativa, già avviata, di desk elettronico per la profilazione di esportatori e potenziali esportatori italiani. 
  5. Promozione Integrata: coniugare in una logica di sistema le eccellenze del made in Italy nei diversi profili: economico, culturale, scientifico e tecnologico, per massimizzare l’impatto dell’azione promozionale e contribuire a veicolare un’unica idea d’Italia, i cui punti di forza tradizionali si affianchino all’innovazione, alla tecnologia, alla bellezza e qualità̀ del made in Italy.
  6. Finanza Agevolata: potenziare le risorse pubbliche destinate all’offerta di finanziamenti a tassi agevolati e sistemi di garanzia, assicurandone il completo ed efficiente utilizzo da parte del sistema imprenditoriale, in collaborazione con SACE-SIMEST.

L’Italia sta ripartendo guardando al futuro con forza e determinazione e la ripartenza avverrà proprio dall’export e dall’internazionalizzazione, per far conoscere le eccellenze italiane in tutto il mondo.

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Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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