A partire dal 6 agosto 2020, i finanziamenti per il supporto all’internazionalizzazione delle PMI erogati da SIMEST per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, saranno estesi anche ad investimenti interni all’Europa e il contributo a fondo perduto viene incrementato al 50%.

Le novità seguono il via libera della Commissione europea in merito all’aumento fino al 50% della quota del finanziamento a fondo perduto e all’ampliamento dell’operatività degli strumenti SIMEST anche a progetti export da realizzare nei mercati dell’Unione Europea. Tutto ciò rappresenta un’ulteriore interessante opportunità per le piccole e medie imprese italiane, spesso non abbastanza forti e strutturate per affrontare i mercati internazionali e senza dimenticare inoltre che l’attuale contesto emergenziale non consente di sviluppare agevolmente rapporti commerciali con Paesi distanti.

In merito a queste novità il Presidente di Simest, Pasquale Salzano, ha dichiarato: “Stiamo operando in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per fornire un nuovo e più forte supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane: in questa direzione va l’allargamento del raggio di azione dei nostri finanziamenti ai Paesi intra UE, destinatari della metà dell’export italiano e divenuti ancor più strategici vista la regionalizzazione in atto del commercio causata dalla pandemia, e un’ulteriore importante novità è il recentissimo via libera che abbiamo ottenuto dalla Commissione Europea per finanziare le aziende fino a 800 mila Euro a fondo perduto”.

Inoltre, a seconda dello strumento erogato da SIMEST, sono state allargate le tipologie di imprese che possono richiedere i finanziamenti agevolati e sono state incrementate le spese ammissibili. Di seguito tutte le novità misura per misura:

Patrimonializzazione: viene concessa a tutte le MidCap la possibilità di accedere a questo finanziamento e viene aumentato il livello massimo di solidità patrimoniale (che passa da 1,6 a 2 per impresa industriale/manifatturiera e da 2,6 a 4 per impresa commerciale/servizi). Inoltre, viene diminuito il requisito relativo al fatturato estero (20% del fatturato totale degli ultimi due anni o 35% dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, rispetto alla precedente soglia minima del 35% di fatturato estero negli ultimi 3 anni);
Inserimento Mercati Esteri: in questo caso, le spese che SIMEST include nei progetti export finanziati si arricchiscono anche di quelle relative al magazzino, a più uffici e centri di assistenza post vendita, alla realizzazione contemporanea di negozio e corner e alle certificazioni internazionali di prodotto;
Studi di fattibilità: tra le spese connesse alla redazione di studi di fattibilità vengono inclusi anche i costi relativi al personale interno dell’impresa italiana richiedente fino a un massimo del 15%;
E-Commerce: le imprese che vogliono sfruttare le potenzialità del commercio digitale, potranno vedere finanziato il proprio investimento anche se registrato con un dominio di primo livello generico, e non necessariamente geografico. Inoltre, potranno essere finanziati anche i costi di affitto per magazzino e delle certificazioni internazionali di prodotto.
Fiere, Mostre e Missioni di Sistema: questo strumento viene allargato anche a MidCap e Grandi imprese. Inoltre, vengono ammesse anche le spese relative a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia e ad eventi di promozione virtuali.
Inserimento di un Temporary Export Manager (TEM): viene esteso il concetto di TEM a tutte le figure professionali con qualsiasi specializzazione, purché funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione (come Digital Marketing Manager e Innovation Manager).

Infine, si rende possibile che la società TEM abbia sede all’estero e vengono inclusi tra i costi ammissibili spese collaterali come quelle di integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, di realizzazione e ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali e di ideazione per l’innovazione di prodotto o servizio.

Per avere maggiori informazioni riguardo agli Strumenti a Sostegno dell’Export, si prega di compilare questo form oppure chiamare il numero 06-5919749.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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