Come lo ha definito il suo ideatore Sean Ellis nel 2010, il growth hacking è un processo di rapida sperimentazione sul prodotto e sui canali di marketing per individuare i modi più efficaci per far crescere un business. Ma di cosa si tratta in sostanza e perché si è diffuso così tanto questo innovativo metodo di digital marketing?
Il concetto di growth hacking ha origine nel 2010 negli Stati Uniti e solo dopo alcuni anni di sviluppo e diffusione ha cominciato a destare interesse anche in Europa e nel resto del mondo tra gli esperti di web marketing e gli imprenditori.
In sostanza si tratta di un insieme di strategie di marketing basate sulla sperimentazione rapida e continua, capaci di far crescere più rapidamente un’attività economica grazie all’intercettamento di un maggior numero di utenti sul web. Generalmente, queste innovative strategie di web marketing vengono consigliate alle startup, in quanto maggiormente affamate di crescita veloce e sostenuta, ma è ormai possibile applicare gli stessi meccanismi a qualsiasi tipo di impresa, a prescindere dalle sue dimensioni.
Per avere un’idea più precisa di quali strategie utilizza tipicamente un growth hacker per far crescere un business, riportiamo di seguito alcune delle principali tecniche di web marketing che spesso vengono utilizzate e di volta in volta sperimentate da questi specialisti di digital marketing:
Referral Merketing: Sfruttando le peculiarità del prodotto e del servizio fanno in modo che siano direttamente gli utenti a parlarne e a condividerne informazioni a riguardo online, diventando così dei veri e propri Brand ambassador.
Paid Acquisition: Tramite gli strumenti di advertising online intercettano l’audience target. Esistono moltissimi canali dove è possibile creare pubblicità a pagamento targettizzate, tra cui le principali sono Facebook Ads, per i Social network, e Google Ads, per la rete di ricerca e in generale la navigazione online.
Content Marketing: Tramite la creazione di contenuti originali e interessanti per il pubblico target, indirizza traffico verso i canali aziendali, promuovendo così il Brand online.
A/B Test: si tratta di un metodo di analisi delle performance che si basa su comparare due diverse versioni di uno stesso contenuto, pagina, sito, app, ecc. per determinare quale delle due sia la migliore, prendendone in dote le caratteristiche che la rendono la favorita per ulteriori e successivi test che puntano al miglioramento continuo.
Spesso, queste attività vengono già comunemente applicate in ambito digital dagli specialisti di web marketing, ma la differenza con il growth hacking sta però nel trovare il giusto mix di attività da realizzare, le risorse da dedicare a ciascuna di esse e soprattutto il processo di sperimentazione da applicare.
Ma in conclusione, in quali casistiche è più consigliata l’attuazione di strategie riconducibili al growth hacking? In verità è possibile e opportuno attuarlo in qualsiasi tipologia di business, indipendentemente dalla grandezza, in quanto sperimentare nuove metodologie di promozione, prodotti o ancora servizi è sempre buona norma anche per aziende consolidate che aspirano a crescere.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Federico Milone, redazione@exportiamo.it
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