5 Tendenze di Google Ads nel 2020

5 Tendenze di Google Ads nel 2020

20 Febbraio 2020 Categoria: Digital Export

In un panorama in continuo mutamento, con la concorrenza sempre più agguerrita e numerosa, le imprese sono obbligate a seguire e ad adattarsi ai nuovi trend dell’advertising online, soprattutto se tale attività di sponsorizzazione viene effettuata sui mercati esteri, dove la competizione tra brand diventa ancora più intensa.

Secondo una ricerca di Tinuiti, nel 2019 gli inserzionisti hanno speso su Google Ads una cifra record per la pubblicità e secondo le previsioni questa ascesa continuerà anche nel 2020. Senza dubbi la principale causa di tale aumento è stata la concorrenza crescente online. Si comprende quanto diventi fondamentale per le imprese, sviluppare strategie sempre più sofisticate per non essere surclassate dai competitor, seguendo perciò, le più recenti tendenze del mercato.

Durante la definizione dei nuovi piani di advertising di Google, oggi più che mai occorre tenere in considerazione tutti i nuovi trend che le principali imprese leader stanno già seguendo, tra cui: nuovi formati di annuncio, utilizzo dei nuovi livelli di targetizzazione dell’audience, machine learning, maggiore utilizzo di annunci a livello locale e integrazione delle strategie con i Social Network e Amazon.

Si illustrano di seguito i 5 principali trend che condizioneranno le attività di advertising su Google Ads nel 2020:

1. Aumento della spesa e della competizione per gli annunci

Nel 2019, secondo lo studio, si è registrato un ammontare record per la spesa pubblicitaria online, con particolare riguardo per gli annunci della rete di ricerca e shopping. Questo importante aumento è indice della crescente concorrenza, di cui abbiamo già precedentemente accennato, e che porta a un costante aumento della percentuale di sovrapposizione.

Da questo scaturisce la centralità rappresentata dall’ottimizzazione delle prestazioni mediante l’utilizzo delle molteplici novità recentemente introdotte dalla piattaforma per l’advertising di Google, dai nuovi formati pubblicitari al targeting, fino ai nuovi strumenti di automatizzazione degli annunci.

2. Presenza di Amazon negli annunci Shopping

È auspicabile vedere nel futuro prossimo una sempre maggiore concorrenza da parte di Amazon, soprattutto nei periodi centrali per lo shopping. Non avendo possibilità di competere direttamente con il colosso mondiale delle vendite online, l’unica alternativa possibile rimane il continuo monitoraggio delle parole chiave che generano la pubblicazione degli annunci e che portano il traffico verso la conversione, includendo contestualmente keyword a corrispondenza inversa per aumentare l’efficienza della campagna.

Ulteriori accorgimenti dovrebbero basarsi sulla costante verifica della presenza di avvisi da parte di Google Merchant, per far sì che i prodotti (e di conseguenza gli annunci) siano sempre idonei per la pubblicazione, oltre all’utilizzo di vari formati di annuncio, con ha il vantaggio di poter apparire in molteplici contesti.

3. Maggiore automatizzazione e machine learning

Nel 2020 Google, continuerà a sviluppare le tecnologie e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale e il machine learning, che da una parte migliorano le opportunità offerte dalle campagne Ads e ne aumentano l’autonomia gestionale, ma dall’altra ne limitano il controllo da parte dell’inserzionista.

Queste nuove tecnologie vanno considerate in ottica di accesso a rilevanti opportunità di ottimizzazione delle prestazioni delle campagne; Tuttavia, trattandosi di sistemi che sfruttano “l’apprendimento”, bisogna considerare un iniziale periodo, più o meno lungo, in cui lo strumento raccoglie dati e “impara” al fine di prestare un lavoro sempre migliore via via che passa il tempo.

4. Incremento della spesa per annunci mobile e locali

Secondo la ricerca, nel 2020 negli Stati Uniti, si prevede un importante aumento della spesa per annunci mirati al mobile, che toccheranno un totale di oltre 120 miliardi di dollari, ricoprendo circa l’80% del complesso degli investimenti in Adv.

Dalla ricerca è risultato infatti che gli utenti si sentono particolarmente a loro agio nell’utilizzo dei cellulari per la navigazione quotidiana e per lo shopping online. Inoltre, lo studio ha rilevato che il 61,7% della generazione Z e il 59% dei Millennial hanno utilizzato il telefono per lo shopping lo scorso anno, dato destinato ad aumentare con il continuo miglioramento dell’esperienza di acquisto.

5. Maggiori opportunità nella parte iniziale del funnel di acquisto

Un’altra tendenza di cui gli inserzionisti dovrebbero tener conto è l’incremento dei possibili formati di annuncio che Google permette di pubblicare nelle sue diverse piattaforme: nuovi annunci discovery, miglioramento degli annunci Shopping vetrina, annunci sponsorizzati nella sezione immagini e altro ancora indicano che Google sta prestando particolare attenzione a dare agli inserzionisti maggiore spazio per la creazione di annunci con il fine di intercettare il traffico nei primi step del funnel di acquisizione.

I brand dovrebbero considerare maggiormente l’opportunità offerta da questi formati per alimentare il flusso di utenti che accedono ai funnel.

In conclusione, il panorama è in continuo mutamento e ne deriva che le PMI che fanno advertising su Google non possono permettersi di rimanere indietro rispetto alle più importanti tendenze che stanno trasformando il nostro presente.

Se sei interessato ad attivare delle campagne pubblicitarie su Google Ads potrebbe interessarti il nostro articolo relativo ai 6 errori più comuni delle PMI con Google Ads. Per ottenere ulteriori informazioni o ricevere una consulenza per valutare le possibilità che il digitale offre alla tua azienda, contattaci scrivendo all’indirizzo digital@exportiamo.it o chiamando al numero 06 59 19 749.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Federico Milone, redazione@exportiamo.it

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