L’Italia cerca di colmare il gap con gli altri grandi Paesi Occidentali, come Stati Uniti, Germania e Francia, costituendo un fondo dedicato all’innovazione ed allo sviluppo delle start-up. Con la nomina dei vertici del fondo pubblico italiano per il venture capital il nostro Paese cerca di introdurre un sistema di supporto pubblico per il lancio di nuove start up innovative e strategiche in grado anche nel proseguo della loro crescita, di facilitare l’ingresso di investitori privati ed istituzionali.

ll Fondo Nazionale Innovazione (FNI) , ha una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro e verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.

Il Fondo Nazionale Innovazione denominato Invitalia Ventures SGR sarà amministrato da Enrico Resmini con un recente passato in EY. Agirà come un soggetto (SGR) multifondo che opererà esclusivamente attraverso metodologie di cd Venture Capital. Si tratta dello strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e PMI innovative.

Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale. La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al VC la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione. Tra le priorità di intervento, ci saranno stanziamenti per l’intelligenza artificiale e sistemi di blockchain. Inoltre, altri settori strategici per gli interventi di venture capital saranno l’industria 4.0, comparti agritech e foodtech, oltre a un maggiore sostegno per il made in Italy.

Con l’avvio del Fondo Nazionale Innovazione si completa il quadro dei quattro provvedimenti attuativi più rilevanti, contenuti in legge di Bilancio, che riguardano gli investimenti in startup/pmi innovative (Fondo Nazionale Innovazione, sgravi fiscali al 40%, voucher relativo all’innovation manager e Società di Investimento Semplice) e si chiude un cerchio che vede l’innovazione come motore che imprime una nuova spinta a tutti i settori dell’economia e della società.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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