Il consueto aggiornamento dell’Istat sui dati relativi al commercio estero italiano verso i Paesi extra europei mostra un marcato incremento congiunturale per l’export del Belpaese, mentre i nostri acquisti all’estero sono in diminuzione
Ottobre incoraggiante per le esportazioni italiane fuori dai confini del Vecchio Continente. L’incremento registrato su base congiunturale dell’export Made in Italy è pari al +6,1% e il bilancio risulta in forte aumento in relazione alle performance di ottobre 2018, passando dai +2.837 milioni dello scorso anno ai +5.969 attuali.
La crescita congiunturale delle esportazioni è trainata principalmente dalle vendite di beni strumentali (+21,4%) mentre tutti gli altri raggruppamenti principali di industria hanno registrato delle flessioni.
Le importazioni invece, in calo del -3,9%, registrano una riduzione congiunturale più marcata per l’energia (-12,2%).
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi extra Ue risulta positiva (+2,9%), con una particolare ascesa per l’energia (+21,0%) e i beni strumentali (+5,1%), mentre nello stesso periodo le importazioni registrano una sensibile riduzione (-0,7%), particolarmente determinata dall’energia (-3,2%).
La dinamica su base annua è decisamente positiva, con un importante aumento delle esportazioni pari al +8,4%, soprattutto grazie alla crescita dei beni strumentali (+17,4%). Al contrario, le importazioni nel periodo vedono una flessione tendenziale pari al -9,3%, causata principalmente dall’energia (-25,0%).
A ottobre 2019 si registra un deciso incremento tendenziale delle vendite verso i Paesi ASEAN (+25,1%), Stati Uniti (+24,5%) e Russia (+21,5%). Al contrario, sono in forte diminuzione le esportazioni verso i Paesi OPEC (-16,8%).
Registrano pesanti riduzioni tendenziali le importazioni dai Paesi OPEC (-38,2%) e Paesi MERCOSUR (-26,5%), decisamente più ampie rispetto la media dell’import dai Paesi extra Ue. In ascesa invece gli acquisti da Stati Uniti (+15,9%) e Russia (+12,1%).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Federico Milone, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA