L’Istat ha diffuso oggi i dati relativi al commercio estero italiano che evidenziano, a settembre 2019, due tendenze opposte in termini congiunturali: ad una moderata crescita dell’export (+1,2%) si accompagna infatti una lieve diminuzione dell’import (-0,2%).

L’incremento delle vendite sui mercati esteri è trainato dai mercati extra Ue (+2,5%) mentre quelli comunitari risulta più contenuto (+0,3%).

Negli ultimi tre mesi 2019, rispetto al precedente, si registrano diminuzione per entrambi i flussi, leggermente più intensi per le esportazioni (-0,7%) che per le importazioni (-0,2%). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente l’aumento dell’export è molto marcato (+6,2%).

La crescita congiunturale dell’export è da ascrivere all’aumento delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+9,5%) sia verso l’area Ue (+4,0%). Invece, l’aumento tendenziale delle importazioni (+2,1%) è sintesi dell’incremento degli acquisti dall’area Ue (+4,5%) e del calo dai mercati extra Ue (-1,2%).

Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante all’aumento tendenziale dell’export nel mese di settembre, si segnalano gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+38,0%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,2%), gli articoli in pelle, escluso abbigliamento (+14,2%), e metalli di base e prodotti in metallo (+5,3%).

Dettaglio Paesi

Fra i Paesi che hanno comprato più Made in Italy (su base annua) spiccano Stati Uniti (+18,4%), Svizzera (+31,6%), Belgio (+16,8%) e Giappone (+39,4%), mentre si registra una flessione delle vendite verso paesi OPEC (-5,5%), Paesi Bassi (-3,8%) e Cina (-2,4%).

Nei primi nove mesi dell’anno, l’aumento su base annua dell’export (+2,5%) è trainato dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+29,2%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,0%), prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+6,0%).

Si stima inoltre che il surplus commerciale aumenti di 1.560 milioni di euro (da +1.219 milioni a settembre 2018 a +2.779 milioni a settembre 2019). Nei primi nove mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +35.074 milioni (+65.005 milioni al netto dei prodotti energetici).

Per quanto riguarda infine l’indice dei prezzi all’importazione si stima che nel mese di settembre diminuisca del 2,7% in termini tendenziali.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Morvarid Mahmoodabadi, redazione@exportiamo.it

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