L’e-commerce in Italia vola anche nel ramo del food & grocery con un business che sfiora 1,6 miliardi di euro ed una crescita del +39% rispetto al 2018. A guidare è la spesa online da parte dei consumatori, ma anche la ristorazione e la consegna a domicilio del cibo pronto sono in forte crescita. Dati positivi anche nel resto del mondo e su cui le imprese del settore dovranno sempre più riadattare processi e strategie per non perdere i benefici della rivoluzione in atto.

Nel 2019 gli acquisti online degli italiani continuano a crescere superando i 31,5 miliardi di euro (+15% sullo scorso anno). Tra i settori emergenti, un posto di rilievo è occupato dal food & grocery con ricavi pari a 1,6 miliardi di euro e una crescita del 39% rispetto allo scorso anno. Sebbene il settore alimentare, concentri la maggior parte degli acquisti nei canali retail, l’online ha delle ampie prospettive di espansione.

Nel caso di prodotti acquistati quotidianamente, lo shopping online fornisce grandi vantaggi: orari di apertura 24/7 e consegna a domicilio, anche di prodotti pesanti ed ingombranti, insieme alla possibilità di evitare il caos nei negozi fisici, sono gli aspetti maggiormente apprezzati dai consumatori.
Un grande potenziale deriva non solo dagli acquisti per prodotti di tutti i giorni, ma anche da vendite ad hoc effettuate tramite comodi strumenti quali il “dush button” di Amazon o l’”e-commerce voice application” di Alexa.

Ovviamente nel caso di prodotti deperibili, i commercianti si trovano ad affrontare importanti sfide in ambito logistico, dovendo garantire la continuità della catena di approvvigionamento e la qualità dei generi alimentari, con tempistiche di evasione dell’ordine molto brevi.
A tal proposito i grandi rivenditori come Tesco, Walmart o Rewe usano l’infrastruttura del loro negozio esistente come vantaggio competitivo, ed Amazon, per essere al passo, ha acquistato da tempo il colosso statunitense Whole Foods.

Dal Report di Statista dello scorso Aprile, emerge come il segmento Food & Personal Care sia in forte crescita ed offra ai clienti più scelta e meno problemi rispetto allo shopping nei negozi fisici.
I tre mercati principali per il settore sono Stati Uniti con ricavi pari a 63,5 miliardi di dollari seguiti da Europa con 48,4 miliardi di dollari e Cina (46,3 miliardi di dollari). Guardando al tasso di crescita annuo, la Cina si appresta a registrare il valore più elevato, seguita sempre da USA ed Europa.

In Europa, il Regno Unito è di gran lunga il più grande mercato, seguito da Germania e Francia.
L’ Italia è in una fase di forte crescita ma non è ancora in grado di raggiungere il livello degli altri Paesi Europei. Essere in ritardo non deve però essere visto come uno svantaggio, anzi i rivenditori e produttori italiani possono giovare di dati ed indicazioni sulle “best practice” e segmenti maggiormente remunerativi, con possibilità di crescite più elevate e meno rischi rispetto ai pionieri.

Come indicano i dati, la crescita nel nostro Paese è davvero eccezionale. Rispetto al 2014 quando il mercato del food online valeva solo 329 milioni di euro, l’incremento ad oggi è stato di oltre il 300%, con una crescita del 34% nel solo anno 2017-2018.

Food e-commerce in Italia: le principali categorie in crescita

Lo sviluppo del food digitale può essere rappresentato da 3 principali categorie: la spesa al supermercato, l’enogastronomia e il food delivery.

Il food delivery si è sviluppato fortemente negli ultimi anni e ad oggi il 93% delle città italiane con popolazione superiore ai 50.000 abitanti può usufruire del servizio. Anche se i dati attuali lo circoscrivono principalmente nelle aree urbane di Milano, Roma e Torino, l’attività garantirà l’aumento della clientela e del valore degli acquisti. Con uno scontrino medio di circa 25 euro e 22,6 milioni di ordini di ricavi, il canale è destinato a crescere ancora e ad innovarsi. Non si tratterà più di un semplice servizio urbano ma si svilupperanno novità quali menù dedicati, ampliamento dei canali di acquisto con l’utilizzo dei social media, creatività nel definire nuovi punti di consegna in luoghi e orari alternativi.

L’enogastronomia rappresenta invece un mercato di nicchia, per promuovere specialità del territorio, che si sviluppa non solo in Italia dove ha un valore di 383 milioni di euro, ma anche all’estero, considerando le vendite dai siti italiani nei mercati stranieri, sempre più diffuse e di grande valore. Senza dubbio, in questo caso l’offerta raggiunge una copertura territoriale nazionale, trattando prodotti meno deperibili e più ricercati, come capsule di caffè, vino e prodotti locali di qualità.

Infine la spesa online è destinata ad una significativa espansione, anche se al momento il fenomeno è limitato rispetto agli acquisti effettuati presso supermercati e negozi fisici.

Dunque, se in Italia, come nel resto del mondo, l’e-Commerce sta vivendo una crescita esponenziale, il food & grocery si sta facendo spazio tra i settori in maggior sviluppo. Le aziende non possono far altro che stare al passo ed adottare nuovi modelli di business, considerando che, essendo il settore alimentare il primo nel paniere degli acquisti degli italiani, forse è proprio che si giocherà il futuro dell’e-commerce del nostro Paese.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Giulia Rocchetti, redazione@exportiamo.it

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