Avete un Format di successo in Italia e dopo un’attenta analisi decidete che è arrivato il momento di esportarlo al di fuori dei confini nazionali, come fare? Spesso la soluzione migliore per i piccoli e medi retailers italiani è ricercare un Partner strategico ed operativo direttamente nel Paese di destinazione, in grado di avviare e gestire (anche in franchising) uno o più Store, riducendo così i rischi di impresa e assicurando comunque un ritorno economico.
Per portare avanti un processo ed una strategia di ricerca di partner e investitori esteri, come può essere di aiuto il digitale?
Ed in particolare come gli strumenti di Google possono migliorare le performance e contribuire a raggiungere gli obiettivi di espansione prefissati?
Quanto è utilizzato Google a livello mondiale
Secondo gli ultimi dati, più dell’88% degli utenti online utilizza Google come motore di ricerca per la navigazione da desktop. Nonostante la quota di mercato ricoperta sia così elevata, è necessario tenere a mente che in alcuni Paesi di indiscutibile importanza economica come Cina e Russia, questa percentuale è nettamente inferiore, ricoprendo rispettivamente l’8% e il 42% del totale delle ricerche effettuate. In questi mercati Baidu e Yandex rivestono un ruolo maggiormente importante in termini di quote di mercato, riducendo così l’influenza che ha Google nei suddetti Paesi.
Se il vostro obiettivo non sono questi mercati, è altamente probabile che il vostro potenziale affiliato o futuro partner utilizzi il motore di ricerca di Mountain View per la sua navigazione online.
Individuare il Paese dove c’è interesse per i vostri prodotti
Se non è già stato selezionato il Paese nel quale si intende avviare il processo di internazionalizzazione, alcuni strumenti messi a disposizione da Google possono essere di grande aiuto per effettuare tale scelta. In particolare due risultano quelli più adatti per raggiungere questo scopo: Google Market Finder e Google Trends.
Il primo strumento consente di effettuare una ricerca in base al settore nel quale si lavora: indicando il proprio sito aziendale, Google estrapolerà a quali categorie merceologiche l’azienda sia meglio assimilabile, con la possibilità di personalizzare i risultati raccolti. Una volta ottenute queste informazioni, Market Finder restituirà i tre principali Paesi nei quali Google ritiene che ci siano le maggiori opportunità economiche per il vostro business, prendendo principalmente in considerazione tre fattori: il numero di ricerche mensili correlate al settore effettuate dagli utenti, il livello di facilità di fare affari in quel mercato e il Pil pro capite della popolazione.
Una volta individuato il Paese, si può affinare la ricerca andando a individuare in quali aree, regioni o addirittura città si rileva un più elevato interesse per il nostro prodotto grazie a Google Trends: questo strumento infatti consente di esaminare la distribuzione geografica delle ricerche effettuate dagli utenti in un’area da noi indicata. Il dettaglio della geolocalizzazione può arrivare fino alla singola città, permettendo così di concentrare gli sforzi dell’attività di digital marketing su aree ben specifiche, potendo così auspicare performance migliori e maggiormente orientare al target che si vuole colpire.
Come intercettare il potenziale affiliato o partner nel Paese estero con Google
Individuato dove è più plausibile trovare il proprio Partner estero, non resta che scegliere come mettersi in contatto con lui. Per questo scopo Google mette a disposizione quattro diverse modalità con le quali è possibile venir fuori dalla rete e raccogliere contatti mediante la pubblicità online con Google Ads:
• Annunci sulla rete di ricerca: per la creazione di annunci che verranno visualizzati accanto ai risultati delle ricerche sui siti di Google e dei siti dei Partner di ricerca Google;
• Annunci display: per fare pubblicità tramite immagini da mostrare agli utenti pertinenti direttamente sui siti web;
• Annunci shopping: adatti a promuovere i prodotti dell’eventuale sito ecommerce presenti sul Merchant Center di Google;
• Annunci video: per mostrare i video pubblicitari o tutorial sulla rete display o in streaming su You Tube.
La tipologia più adatta per chi ricerca potenziali affiliati è quella sulla rete di ricerca, in quanto permette di far apparire i propri annunci agli utenti che stanno cercando attivamente su Google informazioni riguardanti la propria attività o su come aprire uno store che operi nel proprio settore. Questo è realizzabile grazie alla lista di parole chiavi che si pensa possano essere ricercate sul motore di ricerca da utenti potenzialmente interessati ad avviare un’attività economica simile a quella proposta.
Può sembrare complicato ma un esempio può chiarire le idee:
Una catena di gelaterie italiane alla ricerca di affiliati negli Stati Uniti, potrebbe decidere di inserire nella lista delle parole chiavi termini come: “Italian gelato franchise” oppure “open a gelato store”, in considerazione delle query di ricerca che plausibilmente il potenziale affiliato locale potrebbe digitare per ottenere informazioni sull’avvio di una simile attività nel suo Paese o addirittura “how to open an Ice-Cream Shop” sebbene il prodotto Ice-Cream sia totalmente diverso rispetto al gelato artigianale (ma il vostro obiettivo è quello di trovare partner investitori da sedurre e convincere sulla “bontà” del vostro business magari individuandoli proprio da settori affini o complementari).
Bisogna stare attenti però al numero di keywords da inserire: un numero eccessivamente alto potrebbe far apparire gli annunci per ricerche poco pertinenti e una quantità troppo bassa potrebbe non far pubblicare abbastanza frequentemente gli annunci. Per non sbagliare è consigliato partire da un gruppo di 20 keywords, da integrare e modificare successivamente durante la campagna per ottimizzare le performance.
A questo punto rimane da capire dove indirizzare gli utenti una volta che l’annuncio li abbia “catturati”: non è più sufficiente la mera homepage del sito aziendale o la pagina “chi siamo” tradotta nella lingua locale, occorre strutturare un’apposita landing page capace di far conoscere l’attività che si promuove e il proprio prodotto/servizio al potenziale business partner, facendogli capire che il vostro Format è proprio ciò che sta cercando e che la migliore soluzione ai suoi bisogni.
Creare una landing page che converta, cioè che porti l’utente a compiere l’azione che abbiamo definito, non è un’impresa facile. Per riuscire a raggiungere questo risultato è necessario costruire una pagina che segua uno schema che si articoli in quattro passaggi:
1. Innanzitutto deve attrarre il visitatore;
2. Una volta che è stato “catturato” è necessario far interessare l’utente;
3. Deve avere il desiderio di ottenere ciò che cerca, ovvero ciò che stiamo offrendo;
4. In ultima istanza è necessario stimolare la call to action ad esempio con la richiesta di compilazione di un form di contatto che va inserito in fondo alla landing page e tramite il quale sarà possibile raccogliere i dati che più interessano per poterlo ricontattare in un secondo momento e approfondire il reale interesse nell’apertura del format (nome, cognome, numero di telefono, mail, note e commenti).
Se le attività svolte in precedenza, dalla definizione del Paese fino alla costruzione della landing page sono state realizzate con cura e attenzione, ci si aspetta che una volta intercettato il giusto utente, si riesca a ottenere un primo concreto segnale di interesse che sia preludio di un’eventuale negoziazione.
In conclusione
In una strategia di ricerca di Partner e di investitori internazionali non può mancare l’utilizzo sapiente del digitale: una campagna su Google Ads consente di raggiungere più obiettivi contemporaneamente ad esempio permette di percepire il “sentiment” sul territorio rispetto ad un determinato settore (il gelato), di monitorare il reale interesse relativo al business che si vuole introdurre (aprire una gelateria) e effettuando scrupolosamente tutte le attività elencate in precedenza, può aiutare a trovare il giusto contatto locale (colui che apra la gelateria con il format proposto).
Per ottenere ulteriori informazioni o ricevere una consulenza per valutare le possibilità che il digitale offre alla tua azienda, contattaci scrivendo all’indirizzo digital@exportiamo.it o chiamando al numero 06 59 19 749.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Federico Milone, redazione@exportiamo.it
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