Dopo due mesi di flessioni congiunturali, l’export verso i Paesi extra Ue torna a crescere ad aprile, seppur con un incremento contenuto. È quanto afferma l’Istat nel bollettino mensile diramato oggi.
Ad aprile 2019 l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue si è caratterizzato per un aumento congiunturale delle esportazioni (+0,5%) di intensità minore rispetto alle importazioni (+0,9%). Dopo due mesi col segno meno davanti, le stime tornano finalmente a crescere mostrando incoraggianti segnali di una timida ripresa.
L’incremento delle esportazioni, tuttavia, è limitato ai beni di consumo non durevoli (+3,0%) e all’energia (+1,9%), mentre tutti gli altri raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione. Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è più intenso per l’energia (+5,5%), i beni di consumo durevoli (+4,4%) e i beni intermedi (+3,0%). Al netto dell’energia, si stima invece una flessione dell’import (-0,8%).
La dinamica congiunturale dell’ultimo trimestre mobile (febbraio-aprile 2019) è in lieve flessione (-0,6%) ma al netto della marcata flessione dell’energia (-17,4%) è pressoché stazionaria (+0,1%). I beni di consumo non durevoli (+1,9%) e i beni strumentali (+0,5%) sono in crescita. Nello stesso periodo, le importazioni registrano una diminuzione congiunturale (-2,2%), determinata dalla marcata flessione registrata dall’energia (-6,0%), dai beni strumentali (-2,2%) e dai beni intermedi (-1,4%).
Su base annua, l’export ad aprile è in forte crescita (+6,7%), soprattutto al netto della componente energetica. La vendita di prodotti farmaceutici verso gli Stati Uniti contribuisce per oltre un punto percentuale alla crescita tendenziale dell’export nazionale, cui si aggiunge la positiva performance sui mercati esteri delle vendite di prodotti in pelle e di macchinari e apparecchi. Le vendite verso i paesi asiatici, Giappone (+26,5%) e paesi ASEAN (+19,4%) in particolare, sono in accelerazione. In diminuzione invece le vendite di beni verso Turchia (-15,5%), paesi OPEC (-5,0%) e Paesi MERCOSUR (-2,7%). Anche le importazioni registrano un aumento tendenziale (+7,4%) determinato dai beni di consumo durevoli (+39,2%), beni intermedi (+9,9%) e beni strumentali (+8,1%). Gli acquisti da paesi ASEAN (+25,6%), Russia (+18,7%) e Cina (+17,6%) registrano aumenti tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue.
Il saldo commerciale ad aprile 2019 è stimato pari a +1.889 milioni, in lieve aumento rispetto a +1.861 milioni di aprile 2018. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, da +19.575 milioni di gennaio-aprile 2018 a +19.724 milioni di gennaio-aprile 2019.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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