Nel suo ultimo rapporto riguardante il commercio estero extra Ue nel mese di febbraio, l’ Istat ha stimato una riduzione congiunturale per entrambi i flussi commerciali sebbene su base annua la performance sia positiva.
A febbraio l’export extra-Ue cresce su base annua del 6,1%, soprattutto grazie alle vendite di prodotti della cantieristica navale verso gli Stati Uniti che contribuiscono per oltre due punti percentuali alla marcata crescita tendenziale dell’export nazionale fuori dal Vecchio Continente, cui si aggiunge la positiva performance delle vendite di macchinari e apparecchi e dei prodotti in pelle.
Parlare di schiarita per il commercio estero sarebbe però eccessivo, guardando sia alla performance mensile (-2,2% rispetto a gennaio) con una flessione che risulta estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l’eccezione dei beni strumentali, +5,2%, sia alla distribuzione geografica delle performance.
Le aree che nel 2018 avevano zavorrato il Made in Italy, Medio Oriente e Turchia, proseguono infatti il trend negativo, con Ankara che in termini percentuali addirittura peggiora rispetto alle performance precedenti: a febbraio gli acquisti turchi si riducono del 28,9% e si tratta ovviamente della peggiore performance tra le aree monitorate. Ancora giù il Medio Oriente, in calo del 4%. In frenata anche Russia e America Latina mentre sono più robusti gli acquisti in Asia. Per il Giappone lo scatto è del 20,6%, +3% per l’India, +2,5% per la Cina, che bissa la crescita di gennaio.
Anche dal lato dell’import si è verificata una contrazione congiunturale (-0,1% a febbraio rispetto al mese precedente), sebbene molto meno marcata rispetto a quella dell’export. Essa è risultata più intensa per i beni intermedi, -4,0%, e i beni di consumo durevoli, -3,1%. Su base annua invece le importazioni registrano un aumento tendenziale (+5,6%), determinato dai beni di consumo non durevoli (+10,4%), beni intermedi (+9,1%) e beni strumentali (+6,9%).
Il saldo commerciale a febbraio 2019 è stimato pari a +2.162 milioni, in aumento rispetto a +1.975 milioni di febbraio 2018. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +7.411 milioni di gennaio-febbraio 2018 a +7.928 milioni di gennaio-febbraio 2019).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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