Cresce l’Export Digitale italiano, ma c'è ancora tanta strada da fare

Cresce l’Export Digitale italiano, ma c'è ancora tanta strada da fare

25 Marzo 2019 Categoria: Digital Export

I risultati della ricerca dell’Osservatorio Export della School of Management del PoliMi presentata lo scorso 20 marzo a Milano al convegno “Export digitale: quanta strada c’è da fare!” hanno rivelato che l’export italiano di beni di consumo attraverso i canali digitali cresce a doppia cifra anche nel 2018, raggiungendo un valore di 10,3 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2017 di 1,1 miliardi (+12%). Il ritmo di crescita è un po’ più lento di quello registrato l’anno precedente, quando l’aumento era stato del 23%. Nonostante il trend positivo, le esportazioni digitali rappresentano però una quota ancora marginale del totale, pari ad appena il 7% dell’export di beni di consumo (144 miliardi di euro) e a poco più del 2% se si considera l’Export totale (463 miliardi).

Il settore più importante per l’Export digitale rimane il Fashion (abbigliamento, tessile e accessori), (abbigliamento e accessori), che vale 6,7 miliardi di euro e incide per il 65% delle esportazioni online (il 12,7% dell’export totale di settore). Seguono il Food (prodotti agroalimentari e bevande), con il 12% del mercato (1,2 miliardi, il 2,8% delle esportazioni del settore), e l’Arredamento, che pesa per il 9% e vale più di 900 milioni di euro (il 9,5% dell’export complessivo di mobili). Chiudono, con quote marginali, l’elettronica, la cosmetica, cartoleria, giochi, articoli sportivi.

L’e-Commerce sta diventando sempre più rilevante nell’accesso ai mercati internazionali, ma in Italia non si riescono ancora a sfruttare pienamente le opportunità che i canali digitali offrono a livello globale. Il mercato mondiale nel 2018 è cresciuto del 20% e ha raggiunto un valore di 2.500 miliardi di euro. L’Europa e gli Stati Uniti, con un mercato di circa 600 e 620 miliardi di euro e una crescita in linea con quella del mercato italiano (+12%), assorbono infatti rispettivamente la metà e un quarto del nostro Export digitale, che invece è poco presente in quei mercati in maggiore espansione, come la Cina (1.000 miliardi nel 2018, +20%) e negli altri mercati emergenti.

Il ritardo nell’adozione di soluzioni di export digitale è particolarmente evidente nelle PMI, fra le quali emerge una forte preferenza per i canali tradizionali: l’80% esporta online ma sempre in affiancamento agli strumenti offline e ben il 56% sostiene che all’eCommerce è legata una quota marginale del fatturato prodotto all’estero.

Come afferma Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio Export Digitale: “Per cogliere le grandi opportunità offerte dall’eCommerce in ambito internazionale, le imprese devono guardare con più attenzione ai mercati emergenti, soprattutto la Cina, adattando la propria strategia alle specificità dei vari Paesi”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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