Il bilancio dell’anno che si è appena concluso non è per nulla foriero di buone notizie: seppur in crescita l’export del Belpaese nel 2018 non arriva nemmeno a sfiorare il dato esaltante dell’anno precedente. E’ questo il quadro che emerge leggendo i i dati sul Commercio Estero Extra-Ue relativi al mese di dicembre 2018 diffusi questa mattina dall’ISTAT.
A dicembre 2018 è significativo il rallentamento delle vendite di Made in Italy (-5,6%) rispetto al mese di novembre. Seppur meno marcata, è negativa anche la variazione dell’import (-2,2%).
La flessione congiunturale delle esportazioni riguarda principalmente l’energia (-19,2%) e i beni strumentali (-9,5%). I beni di consumo durevoli (+4,4%) registrano invece un rilevante aumento. Dal lato dell’import, la flessione è estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, ed è particolarmente intensa per i beni strumentali (-5,7%) e l’energia (-3,7%). Gli acquisti di beni di consumo non durevoli (+2,3%) sono invece in aumento.
Nonostante la marcata flessione dell’export registrata nell’ultimo mese dell’anno appena conclusosi, la dinamica congiunturale delle vendite verso i paesi Extra Ue si mantiene tuttavia positiva (+2,8%) nel confronto dell’ultimo trimestre dell’anno rispetto al precedente ed è trainata dal marcato aumento dei beni di consumo non durevoli (+9,0%).
Nello stesso periodo, le importazioni sono in lieve crescita congiunturale (+0,7%), determinata dai beni di consumo durevoli (+3,9%), dai beni di consumo non durevoli (+3,1%) e dai beni intermedi (+2,0%).
A dicembre 2018, le esportazioni sono in diminuzione anche su base annua (-5,0%). A determinare questa flessione è soprattutto la contrazione registrata verso Turchia (-32,9%), Paesi MERCOSUR (-18,7%), Cina (-15,2%) e Medio Oriente (-13,5%). In aumento, invece, le vendite di beni verso la Svizzera (+7,5%), Paesi ASEAN (+7,3%) e India (+3,8%). Parallelamente, sul lato import, gli acquisti da Stati Uniti (+33,0%), Russia (+20,5%) e Cina (+18,3%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni.
Sebbene dunque a dicembre 2018 rispetto a dicembre 2017 le esportazioni siano in diminuzione del -5,0%, nel complesso l’anno si chiude comunque con una contenuta crescita dell’export (+1,7%), ampiamente inferiore a quella registrata nel 2017 (+8,2%). Questo risultato riflette dinamiche notevolmente differenziate verso i principali mercati di sbocco: gli Stati Uniti, pur avendo registrato a dicembre 2018 una performance molto negativa (-5,6%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e pur riducendo il tasso di crescita rispetto al 2017 (+5% nel 2018 contro il +9,8% registrato nel 2017), ottengono insieme all’India (+11%) e alla Svizzera (+8,7%) incrementi superiori alla media. A registrare le flessioni più ampie sono invece Turchia (-13,1%), Medio Oriente (-9,7%), OPEC (-7,5%), Russia e MERCOSUR (entrambi -4,5%).
Il surplus commerciale a dicembre 2018 è stimato pari a +4.280 milioni, in diminuzione dell’11,6% rispetto a +6.161 milioni di dicembre 2017.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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