In occasione della manifestazione fieristica MARCAbyBolognaFiere, è stato presentato il XIV Rapporto annuale sull’evoluzione della Marca Commerciale. Lo studio, realizzato da Nomisma ed IRI, offre una panoramica sui trend che caratterizzano i consumi dei prodotti a Marca del Distributore (MDD).

In uno scenario caratterizzato da una crescita zero dei consumi di beni alimentari e non alimentari, in Italia i prodotti a marca del distributore (MDD) segnano invece un trend positivo.

Nel 2017, ha spiegato Valerio De Molli, Ceo di “The European House Ambrosetti”, la crescita della MDD è stata tre volte superiore a quella dell’industria italiana su cui oggi incide, in termini di fatturato, per il 7,3%. Anche la quota di mercato è cresciuta significativamente passando dall’11,3% nel 2003 al 18,7% nel 2017, mentre, nei primi otto mesi del 2018 i prodotti MDD hanno sviluppato un giro d’affari di circa 10,3 miliardi di euro, cifra che si prevede raggiungerà gli 11 miliardi entro il 2020, conquistando una quota del 20% del mercato.

Per comprendere quali siano stati i driver della crescita della MDD, è però necessario analizzare le attuali abitudini di consumo.

Se prima il consumatore nella scelta fra insegne e fornitori si serviva della leva prezzo, oggi fonda le sue scelte su quelli che Nomisma definisce i “cinque pilastri”:

1) attenzione agli sprechi con riferimento a diversi aspetti quali impatto ambientale, formato e numero di atti di acquisto;
2) qualità del prodotto;
3) benessere, inteso come salubrità del prodotto ed attenzione ai riflessi benefici dei suoi ingredienti sulla salute;
4) garanzie di sicurezza come tracciabilità ed appartenenza a una filiera controllata;
5) rispetto per l’ambiente nei metodi di produzione, nell’eco-compatibilità del packaging, ecc..

La MDD è stata in grado di rispondere prontamente a questi nuovi trend avanzando proposte sempre più autonome rispetto ai prodotti dell’industria di marca. Non solo ha aumentato la gamma di prodotti offerti ma ha anche diversificato i canali distributivi per far fronte ad una maggiore richiesta da parte dei consumatori. Più precisamente, i maggiori tassi di crescita si sono registrati nei segmenti di prodotto Premium (+17,9%), Bio-Eco (+10,5%) e Funzionale (+10,2%), mentre nei canali distributivi la crescita è stata del 5,5% negli Ipermercati, del 10% nel Supermercati, del 7,8% LPS - Libero Piccolo Servizio e del 9,5% nei Discount.

Tornando alle preferenze dei consumatori, Nomisma ha sottolineato una crescente attenzione per le produzioni biologiche. Nell’ultimo anno, infatti, l’81% delle famiglie, pari a 21,5 milioni, ha acquistato almeno una volta in modo consapevole prodotti bio ed il 32% delle famiglie consuma prodotti biologici con frequenza settimanale. La MDD ha intercettato questa preferenza ed ha deciso di trarne beneficio creando diverse linee di prodotti indicati come Bio-Eco che le hanno consentito di raggiungere nel 2018, una quota di mercato superiore al 7%.
Altro pilastro su cui il consumatore fonda le sue scelte è il rispetto per l’ambiente e, anche qui, la MDD ha voluto rispondere optando per soluzioni innovative in materia di packaging, sempre più orientate all’impiego di materiali ecocompatibili e alla possibilità di facile riciclo.

È innegabile dunque che i prodotti del segmento in esame siano sicuri e che rispettino gli standard di qualità richiesti. Inoltre, a conferma dell’attenzione che la MDD rivolge nei confronti della qualità e della sicurezza alimentare ci sono gli investimenti in innovazioni tecnologiche che migliorano la tracciabilità del prodotto e la comunicazione al cliente: dal QR Code per migliorare il controllo sullo stato di conservazione dei prodotti (smart label) alla Blockchain per migliorare la tracciabilità; dal Rating dei prodotti venduti on line al Cloud per l’integrazione dei database e dei parametri per valutare i fornitori.

L’insieme di questi fattori ha fatto sì fa che i consumatori considerassero la MDD nel food e non, sinonimo di prodotti con ingredienti di qualità, con forte capacità di rispondere alle esigenze del consumatore ed in grado di offrire prodotti con garanzie e certificazioni.

Il successo di questo segmento è stato confermato anche dalle parole di Giorgio Santambrogio, Presidente dell’Associazione Distribuzione Moderna, in occasione del convegno di apertura dell’edizione 2019 di MarcabyBolognaFiere: “la Marca Del Distributore gioca e giocherà sempre più in futuro un ruolo rilevantissimo, affermandosi come vera e propria marca al pari, se non superiore, di quelle industriali. Rappresenta sempre più una fondamentale leva strategica per lo sviluppo d’impresa, si afferma come un prodotto sicuro, di grande qualità, che incontra il favore degli acquirenti italiani ed è ambasciatore dell’italianità all’estero. Un patrimonio per la GDO, ma anche un grande valore per l’intero sistema economico nazionale”.

Alle imprese che operano nel settore non resta, dunque, che cogliere le opportunità che si profilano.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesca Simonelli, redazione@exportiamo.it

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