I 7 requisiti essenziali per esportare alimentari e bevande negli Stati Uniti

I 7 requisiti essenziali per esportare alimentari e bevande negli Stati Uniti

18 Ottobre 2018 Categoria: Marketing Internazionale Paese:  USA

Sulle pagine di Exportiamo.it abbiamo più volte approfondito gli aspetti principali per esportare negli Stati Uniti, un mercato dal potenziale illimitato che però presuppone un alto grado di preparazione da parte delle aziende produttrici. Ecco una checklist per prepararsi a vendere nel mercato a stelle e strisce!

L’HHS (Department of Health and Human Services) è il dipartimento responsabile della salute dei cittadini americani. Al suo interno troviamo l’FDA (Food and Drug Administration), ovvero l’agenzia responsabile per la regolamentazione e supervisione della sicurezza di cibo, supplementi dietetici, farmaci, vaccini, dispositivi medici, cosmetici e prodotti a base di tabacco.

Come base di partenza per esportare alimentari e bevande negli Stati Uniti è necessario rispettare alcuni passaggi fondamentali come quelli segnalati di seguito anche se ulteriori dettagli possono essere approfonditi sul sito governativo della FDA.

  • Registrazione FDA

Il primo passo è registrare tutti gli stabilimenti che producono, trasformano, confezionano o detengono alimenti destinati al consumo di persone o animali negli Stati Uniti. Dunque non solo il produttore deve effettuare la registrazione sul portale della FDA, ma anche gli stabilimenti che fanno da “Storage Warehouse/Holding Facility” (magazzino) della merce.

Ricordiamo che tutte le aziende devono rinnovare la propria registrazione durante tutti gli anni pari: per il 2018 è possibile procedere con il rinnovo biennale fino al 31 dicembre.

  • Nomina agente FDA

Durante la fase di registrazione è necessario che l’azienda indichi un agente FDA che può essere qualsiasi persona fisica o giuridica di fiducia che risieda legalmente negli USA con un indirizzo e numero di telefono. Questo non ha alcuna funzione commerciale, ma funge da tramite tra l’azienda e l’FDA in caso di comunicazioni urgenti.

Una volta completato il processo di registrazione con la nomina dell’FDA Agent si ottiene un “Registration Number” che dovrà essere indicato nelle fatture ed in qualsiasi comunicazione dell’azienda con l’FDA.

Per un ulteriore approfondimento su registrazione FDA e nomina dell’agente si consiglia di consultare questo articolo di Exportiamo.

  • Food Safety Plan

Dal 16 settembre 2016 sono diventate obbligatorie le “Final Rules” previste dal “Food Safety Modernization Act” (FSMA) emanato dalla FDA. Tutte le aziende produttrici di beni destinati al mercato statunitense devono implementare il proprio piano HACCP con il Food Safery Plan validato dal Preventive Controls Qualified Individual (PCQI).

Per ulteriori informazioni su questo punto si consiglia di leggere l’approfondimento su Exportiamo.

  • Revisione delle etichette

Aspetto fondamentale che spesso viene messo in secondo piano è la revisione delle etichette secondo la normativa FDA che, con l’ultimo aggiornamento, ha apportato cambiamenti sostanziali in particolare ai valori nutrizionali. Un mancato rispetto della normativa può determinare il blocco della merce in dogana con le relative sanzioni fino al divieto di importazione. Di recente la FDA ha prorogato i termini di adeguamento alle nuove norme: il 1° gennaio 2020 per i produttori che registrano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di dollari, invece per tutti gli altri tale termine è fissato al 1° gennaio 2021. Per ulteriori informazioni su questo punto si consiglia di leggere l’approfondimento su Exportiamo.

  • Conformità degli ingredienti

Vi sono alcuni ingredienti vietati dalla FDA, in particolare coloranti ed additivi. È fondamentale effettuare un controllo della propria ricetta consultando il sito della FDA ed in particolare la “Overview of food ingredients, additives & colors” consultabile a questo link.

  • Prior Notice

Per ogni spedizione di prodotti destinati al consumo umano negli Stati Uniti è obbligatorio inviare una notifica anticipata (“Prior Notice”) dal sito della FDA. Le informazioni richieste sono: numero FDA, sintetica descrizione dei prodotti, dati dell’importatore, persona di contatto ed eventuali dettagli aggiuntivi sul tipo di trasporto. Per ulteriori informazioni ecco una semplice guida per compilare la Prior Notice.

  • Necessità di ulteriori certificazioni

L’azienda produttrice deve valutare anche la necessità di ulteriori certificazioni per esportare il proprio prodotto negli Stati Uniti. Tra queste citiamo la FCE (Food Canning Establishment) e l’autorizzazione preventiva all’importazione (procedura SID) relative ai prodotti in scatola ed a lunga conservazione come sughi, tonno sott’olio, tartufi e conserve.

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Per ricevere ulteriori informazioni sul mercato statunitense e su come esportare prodotti alimentari e bevande negli Stati Uniti si consiglia di contattare IBS North America, scrivere ad info@isbna.us, compilare il seguente form oppure chiamare la sede italiana al numero 06-5919749.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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