L’ISTAT ha reso noti i dati relativi al commercio estero italiano di agosto 2018: tra alti e bassi il Belpaese prova a ripartire con l’export, vero driver dell’economia nazionale.
È un’estate a corrente alternata quella del commercio estero italiano: dopo l’eccezionale performance delle esportazioni a giugno, che avevano fatto segnare un aumento pari al +4,6%, e la brusca retromarcia di luglio (-2,6 %), ad agosto sembra che la macchina Italia si sia rimessa in moto con un confortante +2,9%. Stabile invece l’andamento dell’import, che durante i mesi estivi ha sempre mantenuto il segno positivo (giugno +0,3%, luglio +2,4% ed agosto +0,4%).
Complessivamente, quindi, nel trimestre giugno-agosto 2018, rispetto al precedente, si registrano incrementi per entrambi i flussi, leggermente più intensi per le esportazioni (+3,2%) che per le importazioni (+3,0%).
La crescita congiunturale dell’export è da ascrivere all’aumento delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+3,6%) sia verso l’area Ue (+2,4%).
Più marcata la crescita dell’export su base annua rilevata ad agosto che risulta pari al +5,1%. Ad incidere in maniera determinante sono le vendite verso la Ue (+5,7%), ed in particolare in Germania (+6,0%), Paesi Bassi (+22,8%) e Spagna (+8,3%), mentre tra i Paesi extra Ue (+4,4%), ad aver contribuito maggiormente alla crescita delle esportazioni di Made in Italy sono stati gli Usa.
Per essere precisi, commenta l’Istituto di Statistica che “le vendite di macchinari e apparecchi e autoveicoli verso gli Stati Uniti e di articoli farmaceutici e autoveicoli verso la Germania contribuiscono, rispettivamente, per 0,6 e per 0,4 punti percentuali alla crescita tendenziale dell’export nazionale. Da inizio anno le esportazioni verso la Germania sono cresciute su base annua del 5,3% con alcuni settori - prodotti petroliferi raffinati, articoli farmaceutici, metalli di base e prodotti in metallo e computer, apparecchi elettronici e ottici - in rilevante espansione”.
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di agosto, si segnalano dunque prodotti petroliferi raffinati (+31,6%), apparecchi elettrici (+15,5%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+2,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+7,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,5%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+10,2%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-0,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-0,5%) e prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,5%).
Buono il trend anche nel periodo gennaio-agosto 2018, in cui la crescita tendenziale dell’export è pari a +4,3% ed è sospinta da prodotti petroliferi raffinati (+16,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+11,5%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,0%).
Si segnala inoltre che il surplus commerciale è stimato in flessione di 197 milioni di euro (da +2.761 milioni ad agosto 2017 a +2.564 milioni ad agosto 2018), mentre l’avanzo commerciale nei primi otto mesi dell’anno raggiunge +27.280 milioni (+53.607 milioni al netto dei prodotti energetici).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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