L’Azerbaigian, oltre alle note opportunità d’investimento nel settore Oil&Gas, offre alle aziende straniere interessanti chance per fare business anche in altri comparti. Nel presente approfondimento passeremo in rassegna i beni più richiesti sul mercato azero al fine di poter indicare alle nostre PMI quali siano le categorie merceologiche che è consigliabile esportare a Baku e dintorni.

Nel 2015 l’Azerbaigian ha dovuto affrontare una grave crisi economica causata dal crollo del prezzo del petrolio arginata attraverso la svalutazione del denaro grazie allo sfruttamento dei capitali accumulati durante gli anni.

Nel “periodo post-petrolifero” il Paese asiatico ha portato a termine importanti riforme economiche riuscendo anche a sviluppare il mercato non petrolifero. Per questo il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede una crescita del PIL non petrolifero pari al 4% nel 2018 e del 3,2% nel 2019.

Rapporti Italia-Azerbaigian

Nel 2017 l’Italia si è confermata il primo partner commerciale dell’Azerbaigian: il commercio bilaterale fra Roma e Baku è stato di 4,7 miliardi di dollari, pari al 20,91% del commercio totale del Paese asiatico, con un aumento del 232% rispetto al 2016. Secondo i dati di SACE, l’export italiano in Azerbaigian nel 2017 si è così suddiviso: meccanica (29%), tessile e abbigliamento (13%), prodotti in legno (13%), metallo (12%) e beni di consumo (8%).

Inoltre nel settore Oil&Gas, l’Azerbaigian, sin dal 2013, rappresenta il primo fornitore di petrolio del Belpaese coprendo il 18,6% del totale importato.
Va poi sottolineato che Baku svolge un ruolo sempre più importante grazie alla sua posizione geografica strategica al crocevia fra Europa e Asia.

Oltre alla capitale, Baku, che rappresenta il vero motore economico del Paese, troviamo anche altre città – Ganja, Sumqayit, Mingachevir e Khirdalan – che forniscono alle aziende alcune significative opportunità di business.

In generale comunque la crescita nella domanda di prodotti e servizi di alta qualità ha aperto vaste opportunità al “Made in Italy” ed il numero delle società italiane in Azerbaigian è in costante crescita.

Prodotti italiani più richiesti in Azerbaigian

- Abbigliamento: l’Italia e i prodotti Made in Italy sono celebri nel Paese asiatico soprattutto grazie alla moda. Nella capitale si rileva la presenza di molti brand e marchi tipici italiani a testimonianza della passione degli azeri per la qualità e per il design dei nostri prodotti. Il 13% dell’export italiano verso l’Azerbaigian è costituito per l’appunto da prodotti d’abbigliamento.

- Edilizia: l’Azerbaigian vanta un mercato edile in forte espansione. Il settore si è sviluppato negli ultimi anni grazie ad ingenti investimenti effettuati in infrastrutture locali, specialmente per quel che riguarda il settore Oil&Gas. Per questo si rilevano notevoli opportunità per introdurre in Azerbaigian tecnologie avanzate per quanto riguarda la produzione di materiali edili, servizi architettonici ed ingegneristici.

- Food & Beverage: il settore agroalimentare è il settore chiave dell’economia non-oil del Paese e lo sviluppo di tale settore rappresenta un obiettivo prioritario del governo azero. La produzione domestica non è infatti ancora all’altezza della domanda interna e riesce a coprire circa l’81% della domanda di pollame, il 65% di quella di ortaggi ed il 50% di oli e grassi.

Inoltre il Paese ha varato diversi programmi speciali per favorire lo sviluppo del settore, tra i quali: incentivi per i produttori, sussidi ed agevolazioni per gli investitori, eliminazione delle tasse.

In sintesi il settore agroalimentare costituisce per le imprese italiane un’interessante opportunità di investimento per una serie di motivi:

• Il basso costo del petrolio e la situazione economica nazionale richiedono una forte crescita della produzione nazionale dei prodotti agroalimentari;
• L’ottima dotazione tecnologica italiana in tale comparto incontra perfettamente la domanda di tali beni;
• Il Paese si colloca in una posizione strategica anche per accedere al mercato russo;
• I bassi prezzi dei terreni agricoli favoriscono gli investimenti nel settore agroalimentare;
• Il basso costo del lavoro (lo stipendio medio è di 400 AZN - circa 200 Euro) rende vantaggioso il reperimento della manodopera.

- Macchinari: il settore relativo alla costruzione di macchinari, soprattutto nel trasporto di petrolio, era un settore molto forte in Azerbaijan negli anni 70 e 80, però man mano si è esteso anche ad altri campi come i macchinari per l’agricoltura, i macchinari per i lavori stradali, per l’illuminazione e per la trasformazione dei prodotti alimentari.

In buona sostanza, a causa della mancanza di nuove tecnologie ed attrezzature sul mercato azero, le aziende italiane del comparto meccanico hanno enormi opportunità d’inserimento.

Infine si evidenzia che Baku può vantare un lungimirante programma d’investimenti chiamato “Azerbaijan 2020: Look into the future” ed una politica nazionale ed economica volta ad aiutare gli investitori interessati a puntare sul Paese asiatico.

Non si dimentichi poi che l’Azerbaigian è un Paese multiculturale e che dunque non è difficile per un italiano adattarsi all’ambiente locale.

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Morvarid Mahmoodabadi, redazione@exportiamo.it

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