Vi siete mai chiesti come mai le corsie dei supermercati hanno tutte una predominanza di colore per settore, colori freddi per i detersivi o l’igiene e colori caldi per le zone con alimenti? Oppure perché la maggior parte dei servizi assicurativi e bancari hanno quasi tutti un logo di colore blu? Nulla accade per caso. Tutto è minuziosamente studiato per catturare l’attenzione del cliente.

Il colore è infatti un elemento fondamentale del codice visivo che ci aiuta nella comprensione della realtà, fa parte del DNA di tutti gli esseri viventi e ne veicola umore e stati d’animo fornendoci informazioni che agiscono sul nostro sistema nervoso, influenzando percezione, giudizio e sensazione.

Nel marketing la psicologia del colore la fa da padrona proprio perché le nostre menti sono programmate per rispondere al colore. In alcuni casi è proprio il colore a costituire l’elemento distintivo del brand, potendo diventare addirittura un marchio registrato (marchio di colore), come il rosa Barbie o il rosso Ferrari.

Sebbene la percezione del colore non sia universale, ma può essere influenzata da fattori soggettivi oltre che da genere, età, religione, cultura (ad esempio, mentre nella cultura occidentale il bianco è il colore associato alla purezza e all’innocenza, nella cultura cinese è associato al lutto) nel marketing è tuttavia possibile seguire delle linee guida generali per riuscire a catturare quella fetta di consumatori che rappresenta il target dell’azienda:

Bianco: evoca un senso di freschezza, pulito (settore domestico e medicale), ma anche di minimalismo, perfezione (settore design).

Nero: eleganza, raffinatezza, sobrietà (settore luxury).

Blu: è tra i colori più utilizzati dalle imprese in quanto evoca fiducia, affidabilità, stabilità, integrità, produttività, forza, calma, intelligenza, armonia (settore industriale, sanitario, farmaceutico), ma è anche il colore legato all’acqua (settore benessere e tutte quelle aziende che hanno l’acqua come elemento principale). Nel web è il colore della comunicazione e del marketing.

Giallo: energia, gioia, allegria (settore dell’infanzia), intelletto (settore della cultura).

Arancione: socialità, creatività (settore articoli per giovani), salute, vitalità (settore cibi e bevande energetiche). Nel web è il colore del risparmio e può servire per: Call to Action, bottoni di conversione, box offerta, link alle pagine prezzi.

Rosso: amore, passione (settore articoli romantici), urgenza (settore medicale), dinamismo, stimolazione (settore cibi e bevande).

Le combinazioni rosso + arancione o rosso + verde o verde + giallo sono usate nel settore della ristorazione fast food o take away.

Rosa: femminilità, bellezza, sensibilità (settore prodotti femminili tenerezza), morbidezza, affettuosità (settore dell’infanzia).

Viola: moda, vanità, successo, lusso (settore fashion e cosmesi), creatività, fantasia, magia (settore comunicazione e infanzia).

Azzurro: innocenza, morbidezza, tranquillità, comprensione (settore dell’infanzia), cura, salute (settore medicale e sanitario), pacatezza, sonnolenza (settore estetico e medicale), creatività, comunicazione (settore marketing, tecnologia, web).

Verde: salute, vita, fertilità, guarigione (settore farmaceutico e medicale), natura, ambiente, benessere, equilibrio, tranquillità, relax (settore bio e benessere), soldi, abbondanza, avidità (settore finanziario, bancario). Il verde fosforescente viene associato al mondo virtuale e quindi è adatto per settori che trattano articoli per giovani.

E il tuo brand, di che colore è?

Lo sapevate che…

appena nati, i bambini non vedono ancora i colori? La capacità di distinguerli comincia attorno ai tre mesi e si sviluppa nel primo anno di vita.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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