USA superano Hong Kong tra le economie più competitive del mondo, ora sono primi

USA superano Hong Kong tra le economie più competitive del mondo, ora sono primi

28 Maggio 2018 Categoria: Marketing Internazionale

L’IMD World Competitiveness Center è un gruppo di ricerca della business school IMD in Svizzera che ogni anno pubblica la classifica delle migliori economie del mondo in base a 258 indicatori.

Le prime cinque economie più competitive del mondo (su 63) sono: Stati Uniti, Hong Kong, Singapore, Olanda e Svizzera. Sono le stesse dello scorso anno, ma l’ordine è cambiato: gli USA tornano primi, migliorando la performance dell’anno scorso di tre posizioni.

Il ritorno degli Stati Uniti al vertice è trainato dalla loro forza in termini di performance economica e di infrastrutture, per cui risultano primi, mentre Hong Kong adotta un approccio leggermente diverso, sfruttando il primato che deriva dall’efficienza del governo e delle imprese.

I progressi compiuti dai Paesi Bassi mostrano un percorso “equilibrato” verso la competitività, che li colloca tra i primi 10 in termini di risultati economici, di efficienza delle amministrazioni e delle imprese. La Svizzera perde posizioni soprattutto a causa del rallentamento delle esportazioni e, in misura minore, dell’aumento della percezione dei rischi di delocalizzazione degli impianti di ricerca e sviluppo.

I restanti posti nella top 10 sono occupati da Danimarca, Emirati Arabi, Norvegia, Svezia e Canada.

Non sono mancati i successi di Austria (18°) e Cina (13°) che migliorano notevolmente la loro posizione rispetto allo scorso anno, rispettivamente di sette e cinque posizioni. Il professor Arturo Bris, direttore dell’IMD World Competitiveness Center, afferma che “la crescita economica, la riduzione del debito pubblico e l’aumento della produttività delle imprese consentono all’Austria di progredire. Nel caso della Cina, gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e il miglioramento di alcuni aspetti istituzionali, come il quadro giuridico e normativo, ne aumentano le prestazioni”.

L’Italia si è collocata solo al 42esimo posto, riuscendo però a guadagnare due posizioni rispetto all’anno scorso.

Le economie che occupano le cinque posizioni più basse (Ucraina, Brasile, Croazia, Mongolia e Venezuela) mostrano un lieve cambiamento nelle loro prestazioni, soprattutto nei paesi che hanno attraversato una fase di crisi economica e politica negli ultimi anni. Il miglioramento del Brasile, che troviamo al sessantesimo posto, è il primo dal 2010 grazie a un cambiamento positivo del PIL reale e dell’occupazione.

Arturo Bris osserva: “I paesi ai primi posti della classifica condividono una performance superiore alla media con tutti i fattori di competitività, ma il loro mix di competitività varia. Un’economia, ad esempio, può costruire la sua strategia di competitività attorno a un aspetto particolare come le sue infrastrutture materiali e immateriali; un’altra può avvicinarsi alla competitività attraverso la loro efficienza governativa”.

Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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