L’operatore tedesco ha deciso di esplorare nuove terre e macinare chilometri in nord America lanciando il guanto di sfida alla tradizionale Greyhound che accompagna turisti e americani da una costa all’altra dal 1914.
A cinque anni dal lancio in Europa, gli autobus verdi inizieranno a correre per le grandi autostrade americane da giovedì 31 maggio a partire da 28 città, tra cui Los Angeles, San Francisco, Las Vegas, San Diego e Phoenix. L’obiettivo è quello di arrivare a operare 1.000 collegamenti giornalieri entro la fine di quest’anno.
“Vogliamo approfittare del cambiamento in corso nel settore americano dei trasporti, che vede una crescente importanza di quelli pubblici e sostenibili”, così spiega la decisione di affacciarsi sul mercato americano André Schwämmlein, uno dei tre giovani imprenditori (insieme a lui Daniel Krauss e Jochen Engert) che hanno fondato Flixbus, che la gestiscono e di cui possiedono il 25 per cento (il resto è nelle mani di Silver Lake Management, di General Atlantic e di altre società di private equity).
Flixbus non si affaccia su un mercato semplice: le due sfide che si prospettano sono da una parte creare corse rapide e dirette fra città lontane e non direttamente servite da Greyhound, dall’altra la concorrenza sul modello low-cost perseguito da Megabus, già negli States.
Il network europeo ha ottenuto numeri molto significativi: 250mila corse al giorno verso 1.700 destinazioni in 27 paesi per un totale di 40 milioni di passeggeri nel 2017. Dal 2015 Flixbus è arrivata a Milano, poi è stata la volta della Francia; a novembre è arrivata in Olanda e da lì si è affacciata alle mete dell’est Europa. Gli autobus tedeschi hanno anche attraversato la Manica arrivando a Londra e Dover, in Inghilterra. Gli scali aumentano continuamente, una delle più recenti aperture è quella dell’aeroporto di Napoli – Capodichino.
“La mobilità può e deve essere un diritto per tutti. Con l’aiuto delle tecnologie più all’avanguardia, ci impegniamo da sempre a fornire ai nostri passeggeri la migliore esperienza di viaggio, offrendo loro un servizio innovativo e green per scoprire il mondo”, ha affermato André Schwämmlein, fondatore e ceo di FlixBus. “Il nostro modello di business ha completamente rivoluzionato la concezione del viaggio in autobus in Europa, e ora siamo entusiasti di portare questa novità anche negli Stati Uniti”.
Nonostante i bilanci di Flixbus non siano pubblici e pertanto non è dato sapere quanto profitto stia realizzando, gli analisti di Wall Street ritengono che la strategia del gruppo europeo sia quella di acquisire rotte e sempre maggiori porzioni di mercato, consentendo alle società di equity di continuare a finanziarne l’espansione. L’obiettivo ultimo sarebbe poi la quotazione in Borsa. Il mondo è ancora grande e ci sono tempo e spazio per ampliarsi ancora un po’.
Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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