Il mercato a stelle e strisce è uno dei più appetibili per il food Made in Italy, ma le regole da rispettare per non ritrovarsi con la merce bloccata in dogana sono tante. Ecco cosa bisogna assolutamente sapere!
La registrazione FDA
Chiunque esporti prodotti agroalimentari negli Stati Uniti sa che prima o poi avrà a che fare con la Food and Drug Administration (FDA), che è l’organo preposto alla disposizione delle regole in materia di sicurezza alimentare e al controllo del rispetto delle stesse.
Il primo passo per essere abilitati ad esportare prodotti alimentari negli Stati Uniti è la registrazione presso la FDA (Food Facility Registration), obbligatoria per tutti gli stabilimenti che producono, trasformano, confezionano o detengono alimenti destinati al consumo di persone o animali negli Stati Uniti.
Dal momento in cui la registrazione viene inviata, la FDA ha il diritto di ispezionare lo stabilimento registrato.
È importante sottolineare che oggetto della registrazione è lo stabilimento produttivo. Quindi non la sede legale o amministrativa, ma il luogo in cui avviene fisicamente la produzione. All’interno della registrazione è possibile indicare anche altre sedi aziendali (per esempio se le si preferisce per le comunicazioni), ma l’oggetto della registrazione sarà sempre e solo lo stabilimento produttivo. Se per caso un prodotto viene lavorato in due stabilimenti diversi (potrebbe, per esempio, venire trasformato e confezionato in uno stabilimento ma immagazzinato in un altro), entrambi gli stabilimenti vanno registrati presso la FDA.
Tra le informazioni richieste per completare la registrazione vi sono il nome dello stabilimento, la ragione sociale, il nome del proprietario, i marchi utilizzati, i prodotti trattati, una descrizione delle attività che si svolgono al suo interno, il nome dello US Agent e i contatti di riferimento.
Altro punto importante è il DUNS number, un numero univoco identificativo dello stabilimento che viene emesso dalla Dun&Bradstreet e che deve essere indicato in fase di registrazione FDA. Ogni stabilimento può richiederlo gratuitamente agli organi abilitati all’emissione dello stesso.
Al completamento della registrazione FDA, lo stabilimento riceverà il suo registration number che lo identificherà nelle pratiche di export con gli Stati Uniti.
Nel caso di mancata registrazione dello stabilimento la FDA può intraprendere azioni di tipo civile o penale, bloccare la merce in dogana e distruggerla.
Lo US Agent
Lo US Agent è una figura che ogni stabilimento produttivo estero (risiedente quindi al di fuori degli Stati Uniti) deve obbligatoriamente nominare. Può essere una persona fisica o giuridica, a condizione che sia residente negli Stati Uniti.
I dati ed i contatti dello US Agent saranno indicati all’interno della pratica di registrazione FDA dello stabilimento in oggetto. È importate sapere che una volta nominato l’agente nella registrazione FDA, questo deve confermare, ovvero accettare la nomina. Finché questo non avviene, la registrazione non è considerata valida. Per questo è essenziale affidarsi a qualcuno di serio, che accetti la nomina tempestivamente per non rischiare di ritardare le attività di export dello stabilimento.
Qual è il ruolo di un US Agent? Contrariamente a quanto molti pensano, il suo ruolo non è un ruolo commerciale. Infatti, lo US Agent ha solo il compito di fungere da tramite tra FDA e stabilimento registrato in caso di comunicazioni urgenti. È un ruolo determinante in quanto a causa di ostacoli come la lingua, il fuso orario o altro, lo stabilimento potrebbe rischiare di non ricevere comunicazioni importanti da parte della FDA, come per esempio l’avviso di un’imminente ispezione.
Ovviamente lo US Agent ha il compito di facilitare anche le comunicazioni nell’altro senso: se lo stabilimento ha necessità di comunicare con la FDA, può sempre chiedere al proprio US Agent di intercedere.
La Prior Notice
La Prior Notice (letteralmente “notifica anticipata”) è una notifica, appunto, che deve essere inviata alla FDA ogni volta che si intende inviare della merce negli Stati Uniti.
È una procedura abbastanza semplice che si completa attraverso il sistema elettronico della FDA (lo stesso attraverso il quale si compila e gestisce la propria registrazione FDA). Le informazioni richieste riguardano l’azienda, il numero di registrazione FDA, una sintetica descrizione dei prodotti, i colli, eventuali dati dell’importatore se diverso dall’azienda esportatrice, persona di contatto, informazioni sul tipo di trasporto.
La Prior Notice deve essere effettuata anche nel caso di un semplice invio di campionatura o di prodotti spediti per un controllo qualità.
Sono esclusi da quest’obbligo gli alimenti trasportati per uso personale (per esempio nella propria valigia), regali o spedizioni che riguardano alimenti che non rientrano sotto la giurisdizione della FDA (come per esempio carne e uova che sono regolati dalla USDA o le bevande alcoliche che sono regolate dal TTB).
Questi sono i 3 elementi base che abilitano un’azienda a poter esportare negli Stati Uniti. La normativa, tuttavia, è molto più ampia e riguarda molti altri aspetti dello stesso ambito. Per esempio, è importante essere informati su quanto prevede il FSMA e su elementi quali il FSP e il PCQI (per approfondire clicca qui).
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Fonte: a cura di Exportiamo, di Marianna Niero, redazione@exportiamo.it
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