Ad ottobre le esportazioni Made in Italy, rispetto a settembre 2017, sono aumentate (+0,5%) ad un ritmo decisamente inferiore rispetto all’import che invece è cresciuto di 2,6 punti.
Per quanto riguarda l’export la crescità è dovuta ad un incremento sostanzioso delle vendite verso i Paesi UE (+2,8%) a fronte di un calo dei mercati dell’area extra UE (-2,4%).
L’aumento congiunturale dell’export è da ascrivere alla crescita delle vendite di prodotti energetici (+12,4%), beni intermedi (+0,6%), beni di consumo non durevoli (+0,3%) e beni di consumo durevoli (+0,2%) mentre la crescita delle importazioni è determinata dall’aumento degli acquisti di beni strumentali (+3,7%), beni di consumo non durevoli (+3,1%), beni intermedi (+1,7%), prodotti energetici (+2,0%) e beni di consumo durevoli (+2,5%).
A livello trimestrale (agosto-ottobre 2017) si registra una crescita delle esportazioni del 2,9%, che coinvolge entrambe le aree: UE (+3%) ed extra Ue (+2,7%).
A leggere i dati in una prospettiva di più ampio respiro si nota che rispetto ad ottobre 2016 la crescita tendenziale dell’export è molto marcata (+11,3%) e riguarda sia l’area Ue (+12,8%) sia i Paesi extra Ue (+9,5%). Anche l’import è cresciuto (+10,4%) anche se, al netto delle differenze nei giorni lavorativi, l’aumento risulta più contenuto: +9,4% per l’export e +8,3% per l’import.
L’aumento tendenziale delle esportazioni (+11,3%) è principalmente determinato dai prodotti energetici (+48,2%) e beni intermedi (+11,9%) così come la crescita tendenziale delle importazioni (+10,4%), anch’essa determinata prevalentemente dai prodotti energetici (+15,1%) e beni intermedi (+14,2%).
Ad ottobre 2017 il saldo commerciale è positivo (+5 miliardi) ed in aumento rispetto a ottobre 2016 (+4,2 miliardi).
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export, si segnalano autoveicoli (+17,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+16,4%), prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+11,9%), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+11,6%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,3%).
La crescita tendenziale dell’export (+11,3%) risulta molto forte verso Turchia (+26,9%), Paesi MERCOSUR (+25,4%), Repubblica ceca (+20,6%), Austria (+18,6%) e Stati Uniti (+17,0%). L’aumento dell’import (+10,4%) è invece determinato principalmente dall’incremento degli acquisti da Paesi OPEC (+35,2%), Francia (+15,7%), Spagna (+15,6%), Paesi Bassi (+15,2%) e Polonia (+13,9%).
Rispetto ai principali mercati di sbocco, a parte il dato statunitense, si segnalano le buone performance anche di Francia (+15,9%), Spagna (+14,8%), Regno Unito (+12,7%) e Germania (+12,0%).
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA