Il settore della gioielleria è caratterizzato da un forte dinamismo a livello internazionale, e nel 2016 ha registrato un andamento positivo in termini di commercio mondiale. Dai dati del sistema informativo Ulisse emerge per questo settore uno scenario di forte crescita, trainata soprattutto dai mercati emergenti.

Non solo oro

L’oro perde la sua posizione di egemonia nel mercato di settore, lasciando spazio a perle e pietre preziose.

Nel 2016 il commercio mondiale di perle coltivate e lavorate ha generato un flusso da 2 miliardi di dollari di export. I principali paesi esportatori sono, nell’ordine, Indonesia, Australia e Hong Kong.

Indonesia e Hong Kong sono anche tra i primi paesi esportatori di diamanti lavorati, i cui flussi di commercio mondiale si sono avvicinati nel 2016 agli 80 miliardi di dollari.

Ma, il fenomeno più interessante in termini di crescita è rappresentato dalle gemme preziose quali rubini, zaffiri e smeraldi, il cui commercio mondiale è passato da 1 miliardo di dollari nel 2003 ai 7 miliardi del 2016.

Figura 1: andamento del commercio mondiale di rubini, zaffiri e smeraldi dal 1996 al 2016
Fonte: SiUlisse

I principali paesi importatori di gemme preziose sono i mercati emergenti: nel 2016 sia India che Cina hanno importato più di 1 miliardo di dollari, registrando da più anni tassi di variazione a due cifre.

Figura2: principali paesi importatori di rubini, zaffiri e smeraldi nel 2016

L’interesse per rubini e zaffiri non è finalizzato alla sola gioielleria. Il mercato, da qualche tempo, registra un aumento di valore delle pietre preziose colorate, percepite anche come beni di rifugio. Accanto ai diamanti dunque, notoriamente considerati investimenti in grado di garantire un buon rendimento in caso di bassi tassi di interesse e incertezza finanziaria, si fanno strada i rarissimi rubini birmani e le gemme preziose provenienti dall’Africa e dal Sud est asiatico.

I paesi leader nelle esportazioni pietre preziose colorate si rivelano Hong Kong e Thailandia, che nel 2016 hanno registrato esportazioni pari rispettivamente a 2 e 1.7 miliardi di dollari.

Figura 3: principali paesi esportatori di rubini, zaffiri e smeraldi nel 2016
Fonte: SIUlisse

Hong Kong

Ad Hong Kong il settore della gioielleria è specializzato nei gioielli con diamanti e pietre dure. La maggior parte della produzione di questi manufatti è de localizzata in Cina, mentre ad Hong Kong rimangono presenti le strutture per l’ideazione, il design, la gestione ed il controllo dei processi di produzione dei gioielli.
Due volte l’anno questa città diventa la capitale mondiale della gioielleria, in occasione della Hong Kong Jewellery & Gem Fair, fiera annuale di settore che attira numerosissimi visitatori da tutto il mondo e conferma Hong Kong come hub commerciale e finanziario di primaria importanza nell’area Asia-Pacifico.
Tra i clienti più importanti di Hong Kong per rubini e zaffiri figura l’India, tradizionalmente nota per la capacità di valutare e apprezzare le qualità delle diverse pietre preziose.

Thailandia

Il secondo esportatore mondiale di rubini, zaffiri e smeraldi è la Thailandia, considerata la porta di ingresso nel sud-est asiatico a causa del delicato contesto politico dei paesi vicini. L’interesse per le pietre preziose non si concentra solo a Bangkok: gemme di altissima qualità si trovano anche a Chanthaburi. La città, circondata da miniere e giacimenti di rubini e zaffiri, è il centro di riferimento del settore con una produzione tra le più elevate al mondo. Nelle città thailandesi affluiscono pietre provenienti dallo Sri Lanka e dalla Birmania, da cui arrivano i rubini più belli del pianeta, estratti in miniere storiche come quelle di Mogok. Chanthaburi si trova, inoltre, in una posizione strategica, poco distante dal confine con la Cambogia, importante produttore di zirconi, rubini e zaffiri.

A testimoniare il forte interesse della Thailandia verso questo mercato, ogni anno nella capitale si svolge la Bangkok Gems & Jewellery Fair, appuntamento in cui operatori del settore provenienti da tutto il mondo espongono pietre, gioielli in oro e argento e macchinari utensili per l’industria della gioielleria.

Fonte: a cura di Anna Chiara Galanti di UlisseMag.it, redazione@exportiamo.it

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