Nel 2016 l’Italia ha confermato la seconda posizione tra i maggiori esportatori mondiali di prodotti biologici (1,91 miliardi di euro) alle spalle degli Stati Uniti (2,4 miliardi) ma davanti ad Olanda (928 milioni), Vietnam (817 milioni) e Spagna (778 milioni).

A crescere è stata anche l’attenzione delle PMI del Belpaese verso i prodotti bio: nel 2016 la produzione è incrementata del 15% fino a toccare quota 4,93 miliardi, mentre l’export in valore è salito del 16% nell’ultimo anno. Impressionante anche la crescita sul lungo periodo, con un aumento costante dal 2008 sia per ciò che concerne le vendite sul territorio nazionale (+121%) che per le esportazioni (+408%).

Infine nel 2017 le famiglie italiane acquirenti di prodotti biologici sono schizzate fino al 78% del totale, una crescita importante visto che solo 5 anni fa questa percentuale era ferma al 53%.

La grande vetrina del SANA

La crescita del Bio è testimoniata anche dai numeri del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale SANA in programma dall’8 all’11 settembre a Bologna, manifestazione fieristica leader in Italia nel comparto dei prodotti biologici e naturali.

L’edizione del 2017 infatti vedrà impegnate 920 aziende produttrici (+10% rispetto al 2016) su una superfice espositiva di 22mila metri quadrati (+13%), 70 eventi in programma tra convegni e workshop, circa 2.500 appuntamenti già fissati tra aziende e compratori internazionali provenienti da 30 Paesi (+11%). Numeri importanti per un evento fieristico che si snoda su tre settori cardine:

- alimentazione biologica, che rappresenta tutto l’universo Food;
- cura del corpo naturale e bio, che include la sezione della salute e del benessere della persona;
- green lifestyle, sezione dedicata a tutti i prodotti naturale per il tempo libero, la casa e il vivere “verde”.

Nel 2016 i visitatori sono stati ben 47.221, numero destinato a salire nel 2017 grazie ai tanti eventi concentrati intorno al SANA come il VeganFest dedicato ai trend in crescita dei prodotti vegani e il SANA City che vestirà la città di Bologna di verde con un palinsesto denso di eventi culturali, gastronomici, di intrattenimento e commerciali in sinergia con la fiera.

Secondo Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, l’edizione 2017 di SANA sarà il “punto di svolta del settore” poiché “il biologico è di fatto diventato il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano. L’evento fieristico in programma a Bologna rappresenta un’importante finestra internazionale per gli operatori italiani.

Inoltre entro fine anno si stima che gli ettari coltivati con metodo biologico diventeranno due milioni, ovvero il 15% della superfice agricola totale. Non solo cibo, ma anche i cosmetici naturali hanno visto salire il giro d’affari in valore fino a 950 milioni di euro (il 9% del settore cosmetico che vale circa 11 miliardi) e non a caso un intero padiglione al SANA sarà dedicato alla cura della persona.

Inoltre il settore dedicato al Green Lifestyle darà spazio alle soluzioni “verdi” per casa e ufficio, ai prodotti ecologici per neonati, ad abiti e calzature amiche dell’ambiente, a prodotti e servizi sostenibili per animali domestici e giardini, fino agli hobby e gli sport.

Soddisfatto anche Antonio Bruzzone, dg di BolognaFiere, il quale non nasconde il suo orgoglio per il successo di SANA negli ultimi anni poiché “ben rappresenta il cambiamento profondo negli stili di vita, che si rispecchia in un’attenzione sempre maggiore di produttori e consumatori ai temi ambientali e alla sostenibilità”.

Insomma è chiara la crescita del settore bio, una grande opportunità per rilanciare la qualità dei prodotti Made in Italy: non a caso secondo la classifica Bloomberg Global Health Index l’Italia è il Paese con la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale, nonostante le difficoltà economiche.

E questo lo si deve soprattutto alla qualità dei prodotti agricoli italiani, riconosciuti su scala mondiale e che grazie a manifestazioni come il SANA possono ritagliarsi uno spazio da protagonisti nel (ricco) mercato del biologico.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it

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