L’impatto del digital marketing nell’economia mondiale, negli ultimi anni, ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione ed alcuni mercati si sono dimostrati più reattivi di altri nel cogliere questi segnali di innovazione ed uno dei Paesi che si è storicamente sempre distinto per la propria spinta innovativa in tale settore è il Regno Unito. In questo articolo analizzeremo le dimensioni del mercato digitale britannico al fine di comprenderne le potenzialità e le opportunità d’investimento per le Pmi italiane che intendono investire in uno degli ambienti di business più interessanti e remunerativi del Vecchio Continente.
La digitalizzazione in terra britannica è stata molto rapida per ragioni socio-culturali oltre che economiche ed i cosiddetti big player del mercato digitale guardano al Regno Unito con occhi diversi rispetto a quanto non succeda con altri Paesi europei.
Oltre ad essere uno dei mercati più importanti del globo a livello numerico, la Gran Bretagna possiede, nei confronti del mezzo internet e più in generale del mondo dell’informazione, il grandissimo vantaggio della lingua.
L’inglese è la lingua più parlata al mondo e senza dubbio l’idioma ufficiale, se così si vuol definire, dell’informatica e di internet. Le informazioni a cui è possibile accedere tramite internet, in lingua Inglese sono praticamente illimitate, innumerevolmente maggiori che in qualsiasi altro codice linguistico del pianeta.
E-commerce
Il Regno Unito rappresenta il terzo mercato al mondo per vendite online ed anche nel 2016 ha mostrato un trend di crescita notevole, circa il 16,8%. Inoltre per quanto riguarda l’e-commerce, questo mercato presenta un fatturato superiore ai 130 miliardi di euro.
HiPay, una delle più importanti piattaforme di pagamento online a livello globale, ha presentato un’analisi, realizzata con il supporto degli ultimi dati pubblicati da Eurostat e BBC, in cui sono mostrati l’andamento del mercato britannico e le sue tendenze in ambito e-commerce.
L’analisi mostra come la percentuale di utenti internet in rapporto alla popolazione è pari al 87,9%, di cui 50,12 milioni sono e-shopper abituali.
Nonostante l’incremento significativo nell’utilizzo degli smartphone nell’effettuare acquisti on-line, il canale considerato preferenziale per gli abitanti del Regno Unito resta il desktop, utilizzato dal 49% degli e-shopper, con un ticket medio di 83 euro ad acquisto; gli altri dispositivi utilizzati sono il tablet al 33% e lo smartphone per l’appunto, con una percentuale del 18%, a cui si attribuiscono transazioni medie del valore di 7 euro.
Un dato sorprendete riguardo il mercato e-commerce britannico, è dato dalla spesa media annuale della popolazione, pari a 5.400 euro.
Tale somma è riconducibile prevalentemente ad acquisto di ticket (teatro, cinema, concerti, etc), viaggi, servizi finanziari e prodotti di abbigliamento.
I siti più amati dagli e-shopper britannici sono: i marketplace di Ebay, Amazon e Argos per quanto riguarda l’e-commerce tradizionale; Tesco per l’acquisto di prodotti alimentari e Asos, noto sito web operante nel settore abbigliamento.
Per quanto riguarda i pagamenti, le modalità più utilizzate online sono: carta di credito (40%), carta di debito (35%) e PayPal (21%).
Per confermare l’importanza di questi numeri è utile analizzare anche un altro aspetto: in Gran Bretagna, nel 2017, il valore economico generato dalla pubblicità digitale supererà i 10 miliardi di dollari, persino più dell’intero mercato pubblicitario italiano.
Tale dato si evince da un report di PWC, nota società di consulenza, commissionato da IAB Uk, società leader nel digital Advertising, secondo cui, peraltro, sarebbe proprio il mobile la leva trainate di questa spesa.
Social media market
In prima analisi, per analizzare il comportamento degli utenti britannici nei confronti dei social media, è utile prestare attenzione alla statistica relativa alla percentuale di penetrazione che i più importanti social hanno raggiunto nella seconda metà del 2016 (terzo e quarto trimestre) nei confronti della popolazione totale del Regno unito.
Secondo l’analisi condotta recentemente da Statista.com, il 64% della popolazione ha avuto un account attivo con almeno una rete social. All’interno di questo 64%, a condividere il primo posto, con un tasso di penetrazione del 73%, vi sono Facebook e Youtube, seguiti da FB Messanger (47%), Twitter e Whatsapp (entrambi al 41%), Instagram (33%), Linkedin (25%), Pinterest (24%), Skype (24%), Google+ (23%), Snapchat (20%) e Tumblr (14%).
Inoltre la stessa fonte, attraverso un’altra analisi, evidenzia che nel 2021 gli utenti attivi mensili del canale Facebook raggiungerano una quota di 41,37 milioni di individui ovvero circa il 61,89% della popolazione britannica, con un incremento di oltre 6 milioni di nuovi utenti rispetto al 2015.
Riguardo a quest’ultimo canale attualmente la fascia d’età con il maggior numero di utenti Facebook britannici è quella compresa tra 25 e i 34 anni con circa 5,2 milioni di utenti di sesso femminile e 5,5 milioni di sesso maschile.
Non altissimo, invece, il numero complessivo di utenti in fascia di età compresa tra i 13 e i 17 anni: 1,08 milioni di individui. 7,7 sono invece i milioni di individui di età compresa tra i 18 e i 24 anni in possesso di username e password di Facebook e quasi 8 milioni quelli compresi tra i 35 ed i 44 anni. Con il salire dell’età la propensione all’utilizzo scende inevitabilmente, ma questo vale per ogni social network e non solo nel Regno Unito.
Interessante la frequenza di utilizzo di Facebook da parte del popolo britannico: il 44% apre la pagina più di una volta al giorno mentre solo il 21% degli adulti britannici che navigano in internet non sono in possesso di un account Facebook.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Riccardo Ciabattoni, redazione@exportiamo.it
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