Ieri presso la Farnesina sono state presentate, da una delegazione capitanata dal vice primo ministro della Federazione Russa, Arkady Dvorkovich, le principali opportunità di investimento presenti sul mercato russo per le imprese del Made in Italy.
La presentazione è stata ovviamente incentrata sui settori non colpiti dalle sanzioni occidentali ed il vice ministro russo ha commentato così il contesto attuale ed il rapporto con l’Italia: “L’Italia è un nostro partner privilegiato. Nella classifica dei nostri partner commerciali è al quinto posto. Oggi oltre 500 aziende italiane operano nel nostro Paese. Gli investimenti italiani in Russia ammontano a 4 miliardi di dollari ma siamo sicuri che possono raddoppiare nei prossimi 3 o 4 anni. Ora puntiamo ad attirare non solo le grandi imprese ma anche quelle di piccole e medie dimensioni”.
Inoltre il vice premier ha illustrato le possibili agevolazioni e le strategie di supporto che il governo nazionale offre alle imprese straniere decise a delocalizzare in Russia.
In quest’ambito è stata evidenziata l’azione del centro per le esportazioni russo che supporta oggi 25 aziende italiane operanti nel settore della metallurgia tramite un finanziamento di oltre un miliardo di dollari. La Russia, inoltre, offre alle società straniere (che soddisfino una serie di condizioni) una tassazione particolarmente agevolata.
All’inizio dell’evento sono intervenuti il sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, ed il vice primo ministro russo.
Presente anche il Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Angelino Alfano, il quale ha tenuto a sottolineare il proprio favore nei confronti della sinergia economica Italia-Russia: “L’Italia ha investito nel mercato russo quando c’era la guerra fredda. Quando gli americani insistevano per dissuaderci, noi andavamo avanti lo stesso e le case degli italiani cominciavano ad essere riscaldate con il gas russo. Questo fece della Russia un affidabile approvvigionatore energetico”.