Visual Marketing, come conquistare il consumatore al primo sguardo

Visual Marketing, come conquistare il consumatore al primo sguardo

07 Giugno 2017 Categoria: Marketing Internazionale

Scopriamo insieme quali sono i tratti caratterizzanti del Visual Marketing e quanto esso influenza le nostre abitudini e le nostre decisioni d’acquisto.

Stando ad una visione classica e forse una leggermente datata del marketing, il Visual Marketing è la disciplina che studia il rapporto intercorrente fra oggetto, contesto all’interno del quale quest’ultimo viene inserito ed immagine.

Se questa definizione può essere ancora ritenuta valida, è più arduo avallare il concetto secondo il quale tale disciplina venga principalmente applicata ai settori della moda e del design.

Il Visual Marketing infatti, rappresenta un punto di contatto interdisciplinare tra economia, leggi della percezione visiva e psicologia cognitiva ed in un mondo ormai dominato dai monitor di cellulari, tablet, PC e televisioni è diventato il fulcro della comunicazione aziendale e sociale di tutti i settori.

Già dalla seconda metà degli anni 50 i brand americani hanno fatto del packaging una leva fondamentale per aumentare le vendite. Con il passare degli anni la percezione visiva ed il “primo impatto” che il prodotto ha sulla percezione sensibile dei consumatori ha acquisito una rilevanza strategica fortissima.

Il prodotto e la sua comunicazione visiva sono ormai elementi inscindibili e la loro fusione è la componente che raggiunge il pubblico, influenzandone e determinandone le scelte.

Al di là della storia recente del marketing, l’aspetto più attuale e interessante da analizzare, riguardo il marketing visuale, è l’influenza che ha avuto nelle nostre abitudini dall’introduzione nelle nostre vite dei social network.

Basti pensare che:

  • I video post su Facebook sono cresciuti, in media per persona, del 75% ogni anno;
  • Il numero di video sullo stream di notizie di Facebook aumenta di 3 volte ogni anno;
  • I tweet con immagini ottengono di media un +150% di retweet.

Questi numeri ci fanno riflettere su quanto importante può essere per noi e per la nostra quotidianità l’associazione visiva. Il nostro cervello è particolarmente predisposto ad immagazzinare nella memoria, con maggiore semplicità ed efficienza, concetti derivanti da immagini piuttosto che da parole.

Prendiamo poi in considerazione anche altre interessanti statistiche:

  • Le persone conservano e memorizzano circa l’80% di ciò che vedono; il 20% di ciò che leggono e il 10% di ciò che sentono;
  • Il 90% delle informazioni trasmesse al cervello sono visive, che vengono elaborate 60.000 volte più velocemente rispetto ad un testo;
  • Il 93% di tutte le comunicazioni umane avviene in maniera non verbale.

Il moderno visual marketing è quindi frutto di una rivoluzione tecnologica che focalizza la produzione e la relativa diffusione di contenuti su canali social sempre più incentrati sulle immagini.

Da Pinterest a Instagram, passando per Tumblr fino ad arrivare a Snapchat, il moltiplicarsi dei visual social network ribadisce l’enorme valore ed efficacia dei contenuti grafici multimediali.

L’immagine online risulta molto più immediata e diretta, capace di amplificare l’esperienza e di alimentare il coinvolgimento dei fruitori.

Questo è il motivo per cui, al giorno d’oggi, si deve parlare non più di Visual Marketing ma di Visual Story Telling, ossia dell’arte di raccontare e raccontarsi, nel caso dei  brand, tramite immagini.

In conclusione i contenuti visuali ben realizzati valgono più di mille parole e contribuiscono alla costruzione del racconto figurativo delle aziende, dei brand e di noi stessi.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Riccardo Ciabattoni, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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