La Bulgaria, posizionata nel cuore dei Balcani, rappresenta da tempo un importante hub per operare nell’Europa dell’Est ed oggi sembra finalmente entrata in una fase di espansione economica stabile con il PIL che è cresciuto del 3% nel biennio 2015-2016 e che dovrebbe crescere allo stesso ritmo anche nel 2017.

Il quadro macroeconomico presenta poi un altro dato su cui riflettere che riguarda il debito pubblico. Esso si attesta infatti su un livello molto basso (26,7% del PIL nel 2016) e per questo il governo bulgaro potrebbe mettere in campo una politica economica che stimoli ulteriormente crescita ed investimenti finanziabile proprio attraverso una crescita del debito.

Fra i vantaggi di investire nel Paese citiamo:

tassazione unica al 10% sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche;

manodopera di buon livello soprattutto nell’IT, settore in cui si riscontra, oltre ad una buona preparazione tecnico-scientifica, anche una diffusa conoscenza delle lingue straniere;

basso costo del lavoro con il salario medio inferiore a 500 euro al mese;

sistema bancario solido che è, per l’80%, in mano a gruppi internazionali;

crescente capacità di assorbimento dei fondi europei utilizzati per acquistare tecnologie e know-how.

Dove investire?

Le maggiori opportunità di investimento da cogliere nel Paese si concentrano nella lavorazione del legno, nel calzaturiero, in campo energetico e agroindustriale. Va poi sottolineato come nel 2016 sia stato liberalizzato il mercato dell’energia ed oggi i consumatori domestici possono scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica.

Presenza italiana

In Bulgaria operano oltre 1.000 aziende a partecipazione italiana che impiegano 25.000 addetti, per investimenti di oltre 2 miliardi di euro e realizzano quasi il 5% del PIL nazionale. Esse sono impegnate in diversi settori: dal tessile e calzaturiero alla produzione di energia, dall’agroalimentare alla lavorazione dei metalli, dai servizi finanziari ai trasporti.

Cosa esportiamo?

Il nostro Paese è uno dei principali partner commerciali della Bulgaria con un interscambio complessivo che si aggira intorno ad i 4 miliardi di euro.

In generale comunque quasi tutti i prodotti Made in Italy mantengono nei Balcani un’elevatissima reputazione ed oggi l’Italia esporta principalmente prodotti della meccanica strumentale soprattutto in ragione dell’ottimo rapporto qualità-prezzo che li caratterizza rispetto ai principali competitor esteri.

Altri settori significativi sono il tessile, l’agroalimentare, chimica, prodotti in metallo, apparecchiature elettriche ed elettrodomestici, calzature e articoli in pelle.

Il comparto Food&Beverage è fra quelli che cresce con maggiore rapidità trainato dalle vendite di caffè, carni, salumi, olio d’oliva (secondi solo alla Grecia) e vino (primi davanti alla Francia).

Infine segnaliamo che i prodotti agroalimentari italiani sono ormai presenti, con un’ampia gamma e brand, nelle diverse catene della GDO anche se in misura limitata rispetto ai principali concorrenti.

Scopri di più

Si segnala che – per tutti i soggetti interessati ad approfondire la conoscenza del Paese – Confindustria Padova, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Bulgaria e Confindustria Bulgaria, ha organizzato un seminario di presentazione che si terrà nella sede di Confindustria Padova (Via E.P. Masini, 2), martedì 21 marzo a partire dalle ore 15.00.

Delle opportunità che la Bulgaria offre alle imprese italiane parlerà anche Alessio Gambino, founder di Exportiamo.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi scrivendo al seguente indirizzo: segreteria@confindustriabulgaria.bg

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