Che cos’è un contratto internazionale?

Un contratto internazionale è l’accordo tra due o più soggetti appartenenti a diversi Paesi - e che quindi possono avere sia differenti sistemi legislativi che differenti sistemi giuridici - attraverso il quale viene creato un rapporto giuridico di carattere commerciale fra due o più parti. Attenzione però perché si parla di contratto internazionale anche quando l’accordo è realizzato fra soggetti appartenenti allo stesso Paese ma che produce effetti al di fuori dello stesso il cui esempio classico sono i contratti di distribuzione.

Prima di entrare nella fase di negoziazione e dunque di redigere un contratto internazionale vanno senza dubbio individuate:

la legge applicabile al contratto, ovvero l’insieme di norme cui si farà riferimento per regolamentare i rapporti fra i soggetti in causa;
le norme esistenti che disciplinano i rapporti nel commercio internazionale e che possono essere rintracciate all’interno di Convenzioni ed accordi internazionali;
la lingua ufficiale utilizzata per redigere il contratto;
gli strumenti di risoluzione cui ricorrere in caso sorgano controversie fra le parti.

Caratteristiche di un buon contratto

A volte la fase di negoziazione che porta alla stipula di un contratto internazionale può essere lunga, faticosa e attraversata da momenti di tensione e/o misunderstanding. A tal proposito è bene che il contratto sia:

CHIARO, devono emergere con chiarezza gli obiettivi del contratto;
COMPLETO, deve offrire soluzioni e rimedi semplici alle eventuali problematiche che potrebbero sorgere;
COINCISO, il contratto non deve essere prolisso o “aggravato” da eventuali riferimenti normativi, tecnici e finanziari ma nonostante ciò deve essere dettagliato;
EQUO, deve dunque tener “ragionevolmente” in considerazione le esigenze dei soggetti che lo sottoscrivono.

Negoziazione e conclusione di un contratto internazionale

E’ evidente che, come accade in tutte le trattative commerciali, ciascun soggetto tenterà di adottare la soluzione contrattuale più favorevole per se stesso ma è bene che la fase di negoziazione sia affrontata con spirito aperto e propositivo per evitare che si possa giungere ad un “irrigidimento delle parti” che di fatto potrebbe rallentare o far naufragare la conclusione dell’accordo.

Successivamente il giurista (che può essere supportato da un legale straniero per verificare l’efficacia di alcune norme che dovranno essere applicate in ordinamenti stranieri) passerà alla stesura di una bozza di contratto, che potrà essere scritta utilizzando i modelli contrattuali reperibili sia nella prassi sia nella lettura specializzata. Questi modelli offrono soluzioni standard e spunti interessanti ma non devono essere seguiti pedissequamente poiché bisogna sempre scrivere un contratto tenendo a mente il contesto e la fattispecie particolare in cui esso sorgerà.

Una volta trovato l’accordo, le parti procedono alla sua sottoscrizione ma di frequente i soggetti contraenti sono impossibilitati ad incontrarsi e per questo si perfeziona la conclusione tra assenti. Essa si concretizza attraverso un reciproco scambio di mail, lettere o fax ma accade molto spesso che le parti siano convinte di aver concluso un accordo quanto in realtà non è così.

Accade infatti che gli imprenditori, specialmente quelli a capo di PMI, ritengano siglato un contratto quando è stato raggiunto un accordo solamente sui cosiddetti aspetti fisiologici del rapporto (quantità, prezzi, aspetti tecnici, ecc.) senza comprendere che vanno adeguatamente considerati anche tutti gli aspetti patologici del rapporto (penali per ritardo, casi di risoluzione anticipata, clausole di forza maggiore, ecc.). Quindi nell’eventualità in cui sopraggiungesse una qualsiasi modifica inerente anche i suddetti aspetti patologici dovrà essere firmato, da entrambe le parti, un nuovo accordo.

Il contratto può quindi ritenersi concluso e valido solo quando ambedue le parti sottoscrivono un unico documento ed avviene così lo scambio e la firma di due dichiarazioni scritte assolutamente identiche.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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