Ad agosto 2016, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi presentano un incremento, più marcato per le importazioni (+2,5%) che per le esportazioni (+0,9%). Il surplus commerciale (+2.127 milioni) è superiore a quello dello stesso mese del 2015 (+1.383 milioni)
Ciò significa che l’incremento congiunturale delle vendite verso i Paesi extra Ue è diffuso a livello settoriale, con un unico calo per le vendite di beni di consumo durevoli pari ad un -5,2%. Dal lato dell’import, la crescita congiunturale è estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni, ad esclusione dell’energia che segna un -12,5%. I beni di consumo non durevoli (+10,3%) e i beni strumentali (+8,2%) registrano una crescita rilevante. Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi extra Ue risulta essere stazionaria. L’energia (+17,7%) e, in misura minore, i beni di consumo non durevoli (+2,5%) sono in espansione mentre i beni strumentali (-2,3%) e i beni di consumo durevoli (-1,9%) registrano flessioni.
Ad agosto 2016 le esportazioni su base annua sono in ampia crescita (+11,0%) trainate dai beni strumentali (+17,1%), dai beni di consumo non durevoli (+12,7%) e dai beni intermedi (+11,9%). Contrastano la tendenza crescente delle esportazioni le vendite di energia con un -20,2% e, in misura meno intensa, quelle di beni di consumo durevoli con un-5,1%. Anche le importazioni sono in espansione (+5,2%), diffusa a tutti i comparti ad eccezione dell’energia (-16,6%).
Al netto della differenza nei giorni lavorativi 22 ad agosto 2016 rispetto a 21 ad agosto 2015 la dinamica di entrambi i flussi si conferma positiva: +7,0% per le esportazioni e +1,2% per le importazioni. Nei primi otto mesi del 2016 entrambi i flussi commerciali presentano un calo tendenziale, più sostenuto per le importazioni (-7,7%) che per le esportazioni (-3,3%). Al netto della componente energetica, la flessione di entrambi i flussi è molto meno marcata (-0,5% per le importazioni, -1,4% per le esportazioni).
Ad agosto 2016, rispetto al 2015, aumentano anche le vendite di beni verso la Cina (+28,3%), il Giappone (+24,3%), i Paesi ASEAN (+21,1%), gli Stati Uniti (+17,9%) e la Svizzera (+9,4%). Russia (-7,7%), Paesi MERCOSUR (-7,4%) e Paesi OPEC (-3,6%) segnano un decremento delle esportazioni.
Le importazioni da Turchia (+35,3%), Stati Uniti (+24,9%), Svizzera (+20,5%), Paesi OPEC (+16,7%) e Paesi ASEAN (+14,2%) sono in forte espansione.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Valeria Gambino, redazione@exportiamo.it
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