Per chi opera nel settore delle energie rinnovabili, e in particolar modo nel settore fotovoltaico, i Paesi del Golfo offrono interessanti opportunità di investimento. Il crescente interesse per le energie rinnovabili è giustificato dalla necessità di adottare un sistema di approvvigionamento energetico alternativo per rispondere al costante aumento del fabbisogno delle industrie e allo stesso tempo diminuire la dipendenza dai combustibili fossili.

Nonostante il fine sia comune, tuttavia sono diverse le modalità e le tempistiche con cui i Paesi della regione stanno affrontando la questione. I principali investitori nella produzione di energia pulita sono l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi che hanno concentrato i loro sforzi soprattutto nell’energia solare data la presenza costante di questa fonte nell’area.

Nel 2013 la monarchia Saudita ha annunciato un investimento di 100 miliardi di dollari con l’obiettivo di generare entro il 2030 54 MW di energia rinnovabile di cui 41.000 proverranno dall’energia solare, 9.000 da quella eolica, mentre 3.000 verranno generati dalle biomasse e 1.000 da quella geotermica.

Il governo emiratino, da parte sua, non ha voluto rimanere indietro in questa corsa al primato nella produzione di energie rinnovabili stanziando 600 milioni di dollari per la creazione del più grande impianto solare a concentrazione esistente al mondo. Il progetto realizzato nell’emirato di Abu Dhabi ha la capacità di generare 100 megawatt in grado di fornire energia a 20mila abitazioni. Nel processo di crescita che porterà gli Emirati a un’accelerazione del portfolio energetico, prende parte anche Dubai, capitale finanziaria del paese.

Recentemente lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Primo Ministro e sovrano di Dubai, ha annunciato la realizzazione della Dubai Green Free Zone, una zona franca pensata appositamente per attrare investimenti esteri e tecnologie innovative nel settore energetico rinnovabile. Le imprese estere, potranno usufruire di ottime infrastrutture nonché dalle agevolazioni fiscali e burocratiche riservate a chi opera in quest’area per la promozione del loro business.

A questo progetto si aggiunge anche la realizzazione del parco solare Mohammed bin Rashid Al Maktoum Solar Park che entro il 2030 genererà 1GW di energia in grado non solo di soddisfare la domanda interna ma anche quella estera. In questo modo Dubai intende ridurre l’emissione di CO2 e generare entro il 2030 il 25% di energia rinnovabile fino ad arrivare al 75% nel 2050 così come disposto nel Dubai Clean Strategy Plan 2050.

Per le imprese estere si preannunciano dunque interessanti scenari nel settore delle energie rinnovabili che saranno oggetto di discussione nel Water Energy, Technology and Environment Exihibition (WETEX). L’evento, giunto alla sua 18esima edizione, si presta a essere la più grande manifestazione mai organizzata prima a Dubai per la promozione delle tecnologie ambientali e delle fonti energetiche rinnovabili.

I dati rivelati dall’agenzia stampa degli Emirati parlano di 63,700 metri quadrati di area destinati all’evento con 1,900 espositori provenienti da 46 paesi differenti e 22,600 visitatori previsti da più di 60 stati. L’evento si svolgerà nell’arco di tre giorni, da 4 al 6 ottobre, durante i quali oltre all’esposizione aziendali di settore sono previsti convegni, workshop e seminari tenuti da specialisti internazionali sulle opportunità di business nel settore delle rinnovabili.

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesca Maria Borghi, redazione@exportiamo.it

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