La crisi economica e finanziaria globale ha determinato un forte calo degli investimenti in tutta Europa, ostacolando gli investimenti essenziali nelle infrastrutture, nell’innovazione e nel finanziamento delle PMI. Attualmente, gli investimenti in Europa sono scesi del 15% rispetto ai livelli pre-crisi. Le esigenze di investimento sono significative e la liquidità è disponibile, ma molti investimenti potenziali non si materializzano a causa di una serie di ostacoli finanziari e non.

La fiducia degli investitori è bassa a causa della volatilità economica, abbinata alle incertezze normative e di altro genere e dunque l’Europa deve colmare questa carenza di investimenti al fine di uscire dalla crisi e rafforzare la propria competitività a livello mondiale. Questo è il motivo per cui sono necessari sforzi collettivi per riportare il “Vecchio Continente” sul cammino della ripresa economica. In questo contesto, la Commissione ha deciso di affrontare la carenza di investimenti varando un piano di investimenti per l’Europa attraverso l’istituzione di diversi fondi europei:

  • il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS);
  • i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) che comprendono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC) , il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Il FEIS contribuisce a colmare la carenza di investimenti nell’UE mediante la mobilitazione di finanziamenti privati a favore di investimenti strategici. Con il sostegno del FEIS, il gruppo BEI finanzia progetti economicamente e tecnicamente sostenibili, compresi progetti con un profilo di rischio più elevato rispetto alle attività ordinarie della BEI.

Il FEIS si focalizza su cinque settori strategici:

  1. trasporti;
  2. energia ed economia digitale;
  3. ambiente e uso efficiente delle risorse;
  4. capitale umano, cultura e salute ricerca, sviluppo e innovazione;
  5. sostegno alle PMI e alle imprese a media capitalizzazione.

Esso può finanziare piattaforme di investimento, indirizzando il contributo finanziario in numerosi progetti di investimento con un preciso carattere tematico o geografico, nonché in operazioni con le banche nazionali di promozione.

I fondi strutturali SIE danno invece un importante contributo agli obiettivi dell’Unione europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel periodo 2014-2020, 454 miliardi di euro saranno investiti in 500 programmi concentrati in settori strategici, fondamentali per la crescita, con l’attenzione rivolta soprattutto a ricerca, sviluppo e innovazione, sostegno alle PMI, economia a basse emissioni di carbonio e tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Essi sono erogati attraverso programmi pluriennali cofinanziati a livello nazionale, che la Commissione approva e gli Stati membri e le loro regioni attuano in regime di gestione concorrente. Le autorità locali sono responsabili della selezione, dell’attuazione e del monitoraggio dei progetti sostenuti dai fondi SIE. La riforma del quadro normativo dei fondi SIE per il periodo 2014-2020 prevede un contesto più ampio per gli strumenti finanziari, rispetto alle semplici sovvenzioni.

Le principali differenze tra i Fondi strutturali e di investimento europei e il Fondo europeo per gli investimenti strategici, consistono nel profilo di rischio, i criteri e le modalità di consegna. I fondi SIE possono finanziare i progetti mediante sovvenzioni e strumenti finanziari e fanno parte dei programmi attuati dalle autorità di gestione negli Stati membri. Il FEIS mette invece a disposizione strumenti di finanziamento del rischio (quindi non sovvenzioni) tramite la Banca europea per gli investimenti, basati non su quote geografiche o settoriali ma sulla domanda del mercato per il finanziamento di investimenti.

I fondi SIE e il FEIS possono sostenere l’impegno collettivo e coordinato volto a contrastare il calo degli investimenti in Europa in generale o in una determinata regione. I fondi SIE e il FEIS possono mobilitare maggiori investimenti integrandosi a vicenda e mobilitando il più possibile i finanziamenti privati. Questi fondi sono stati progettati in modo diverso, ma sono complementari in termini di ratio, concezione e quadro legislativo. Pur nella loro diversità si rafforzano a vicenda.

La complementarità tra i due fondi, si può concretizzare in molti modi, in funzione dell’investimento. L’uso complementare dei fondi SIE e del FEIS può essere particolarmente interessante in determinati Paesi o settori in cui i fondi SIE offrono ampie opportunità e in cui il FEIS da solo non è stato ancora pienamente mobilitato.

Qualsiasi progetto che sia sostenibile sotto il profilo economico e tecnico, potenzialmente in grado di favorire la crescita e l’occupazione nell’UE e coerente con le politiche comunitarie può beneficiare di un finanziamento sia del FEIS sia dei fondi SIE. Le autorità regionali saranno in grado di raggiungere ulteriori risultati attraverso i coinvestimenti del FEIS (contributo del FEIS e di qualsiasi altro coinvestitore interessato dal FEIS). Gli stanziamenti regionali non solo salvaguardano gli investimenti del FEIS, ma danno anche a ogni regione (conformemente al suo programma regionale) la possibilità di attrarre a sé gli investimenti del FEIS.

Esistono diverse possibilità di uso complementare dei fondi SIE e del FEIS:

1 - Complementarità tra fondi SIE e FEIS a livello di progetto: un progetto ammissibile riceve finanziamenti da un programma del FEIS (sotto forma di sovvenzione o attraverso uno strumento finanziario), dal FEIS ed eventualmente anche da altri investitori attratti dai fondi SIE e dal FEIS.

2 - Complementarità tra fondi SIE e FEIS a livello di piattaforma di investimento: l’autorità di gestione può decidere di creare una nuova piattaforma di investimento (considerata come uno strumento finanziario) in cui il FEIS e altri investitori investirebbero le proprie risorse, anche sotto forma di un fondo stratificato. Un’altra possibilità è che l’autorità di gestione effettui un contributo per un programma dei fondi SIE all’interno di una piattaforma di investimento esistente (considerata come uno strumento finanziario) creata con le risorse del FEIS a livello nazionale, regionale, transnazionale o transfrontaliero.

3 - Complementarietà dei fondi SIE con il sostegno del FEIS (attraverso una piattaforma di investimento) a livello di strumento finanziario o a livello di progetto: in questo scenario, l’autorità di gestione crea uno strumento finanziario in cui la piattaforma di investimento nata con il sostegno del FEIS partecipa come investitore. Anche altri investitori possono partecipare.

Attraverso il portale del polo europeo di consulenza sugli investimenti, si accederà alla consulenza e al supporto di natura tecnica e amministrativa in tema di investimenti. Il polo, progettato dalla Commissione europea in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, aiuta le autorità pubbliche e i promotori dei progetti a individuare, elencare in ordine di priorità, elaborare, strutturare e attuare i progetti strategici e consente loro un uso più efficiente dei fondi dell’UE mediante la mobilitazione di capitali privati.

Fa parte di questo sportello unico il “fi-compass”, servizio di consulenza sugli strumenti finanziari dei fondi SIE. Infine, il portale dei progetti di investimento europei (PPIE) è un nuovissimo portale web che permette ai promotori di progetti con sede nell’UE, pubblici o privati, di mettersi in contatto con potenziali investitori in tutto il mondo. Il portale, gestito dalla Commissione europea, è studiato per consentire agli investitori di conoscere maggiori opportunità di potenziali investimenti in Europa, all’interno di un’unica piattaforma.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Gerardo Schettino, redazione@exportiamo.it

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