La Repubblica Domenicana è un Paese celebre per le sue spiagge da sogno, la gentilezza e l’amabilità dei suoi cittadini e per le sue incredibili bellezze naturali capaci di attrarre e conquistare turisti da ogni parte del mondo. Tuttavia sarebbe superficiale pensare a questo Paese esclusivamente come ad una “realtà da cartolina” dove andare a trascorrere una vacanza esotica per rigenerare il corpo e la mente perché il territorio domenicano è disseminato di opportunità di business che, se adeguatamente studiate ed analizzate, possono costituire uno sbocco commerciale di una certa rilevanza per imprese ed investitori internazionali.

Come ha infatti spiegato l’‎Ambasciatore‬ della Repubblica Domenicana in Italia, Alba Maria Cabral Peña, in occasione del focus sulle opportunità offerte dal Paese organizzato da Lazio Innova a Roma lo scorso 15 giugno “la Repubblica Domenicana, oltre alle migliori ‪spiagge‬ dei Caraibi ed al ‪calore‬‬ dei suoi cittadini, offre un export di elevata qualità, una posizione geografica strategica ma soprattutto ‪stabilità‬ economica, sociale e politica presentando la più alta crescita economica di tutta la regione”.‬‬‬

La popolazione dell’isola è di circa 10 milioni di abitanti, il territorio è suddiviso in 31 province a cui deve essere sommato il Distretto Nazionale della capitale: Santo Domingo. Lo Stato ha un ordinamento democratico ed è attualmente guidato dal politico ed economista Danilo Plutarco Medina Sánchez, recentemente eletto per un secondo mandato con il 61,8% dei consensi.

La temperatura media annuale elevata (oscilla fra i 18 ed i 27 gradi) ed il clima tropicale rendono il territorio del Paese assai fertile per la coltivazione di qualsiasi tipo di cereale.

La Repubblica Domenicana dispone di buone infrastrutture fra cui:

• 8 aeroporti internazionali e più di 270 voli internazionali ogni giorno;
• 12 porti marittimi;
• 5 porti per crociere;
• Una rete stradale ed autostradale ben sviluppata;

Va detto poi che investire nel Paese è vantaggioso per le numerose agevolazioni e gli allettanti incentivi offerti senza dimenticare la vigenza di una affidabile normativa che tutela gli investimenti stranieri. Non è un caso quindi che numerose società straniere si siano affermate sul territorio domenicano specialmente nei seguenti settori: comunicazioni, trasporti, turismo e nei settori industriali delle zone franche.

Uno strumento particolarmente utile è lo Sportello Unico per gli Investimenti (VUI-RD) in grado di mettere a disposizione degli investitori un punto di riferimento attraverso cui è possibile realizzare le operazioni più importanti inclusi certificazioni, licenze e permessi necessari a rendere concreti i progetti di investimento in loco.

L’economia del Paese presenta dei tratti contraddittori: da un lato circa il 40% della popolazione ha un tenore di vita più elevato di quello di noi italiani ma d’altra parte una consistente fetta dei cittadini versa in condizioni vicine all’indigenza. Questa situazione è ben descritta da un dato: i domenicani sono i clienti più “affezionati” di auto Ferrari a livello globale se si rapportano le statistiche sugli acquisti del “Cavallino Rosso” al numero totale di abitanti.

E’ poi curioso rilevare che, sempre in rapporto al numero di abitanti, i cittadini domenicani siano in assoluto quelli che viaggiano di più al mondo dimostrando un apprezzamento vicino all’adorazione per i prodotti del Made in Italy specialmente nei comparti Food, Fashion e Design.

Nonostante la distribuzione della ricchezza non sia omogenea la crescita economica dell’isola è comunque innegabile: nell’ultimo biennio il PIL è cresciuto ad un ritmo di poco superiore al 7%, il Paese ha inoltre prodotto ricchezza per quasi 70 miliardi di dollari nel 2015 ed il PIL pro capite (calcolato a parità di potere d’acquisto) è cresciuto fino a $ 15.000.

Le opportunità di investimento maggiori si riscontrano nel settore dei servizi, manifattura, infrastrutture, agroindustria ed energia. Certamente anche il settore turistico, capace di produrre 6 miliardi annui di PIL, prospetta chance interessanti per le nostre PMI visto e considerato che il Paese, oltre a disporre di 500 km di coste, viene visitato da circa 150.000 italiani ogni anno.

Per quanto riguarda il livello di tassazione, l’imposta sui redditi di impresa che si paga in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 25% e, sebbene vi siano altri Paesi in cui la stessa è più bassa, va considerato che in Repubblica Domenicana si possono scaricare (se documentate) tutte le spese incluse quelle di rappresentanza.

Poi esistono due ulteriori agevolazioni che meritano una citazione: esenzione totale per il reinvestimento degli utili di impresa ed esenzione dell’imposta sul reddito per investimenti in specifici settori ed aree (soprattutto la zona frontaliera) da sviluppare.

Aprire un’impresa in loco è semplice, facile e veloce grazie ai bassi costi di costituzione e di gestione e grazie alla presenza di un sistema bancario moderno, snello, efficiente e sicuro. Dunque data la bellezza dei luoghi e la presenza di un sistema di un tale sistema di facilitazioni il Paese può davvero rappresentare una miniera di opportunità per chi è alla ricerca di nuovi orizzonti di business.

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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