Buone notizie dai mercati esteri per il Belpaese. Ad aprile 2016 infatti sia l’import che l’export sono rilevati in aumento congiunturale, rispettivamente del 3,9 e del 2,7%. Anche il surplus commerciale è in crescita se confrontato con aprile 2015 passando da 3,5 a 4,5 miliardi di euro.

La crescita delle vendite all’estero è diffusa su tutti i principali mercati di sbocco ma le performance migliori sono quelle registrate verso i mercati extra europei, in crescita del 3,9%. A livello di prodotti tutte le principali categorie merceologiche sono in crescita, eccezion fatta per i prodotti energetici (-3,5%).

A livello trimestrale il periodo febbraio-aprile 2016 registra flussi stazionari rispetto al trimestre novembre 2015-gennaio 2016 con un lieve aumento delle vendite verso l’area extra Ue (+0,1%) ed una contenuta diminuzione verso l’area Ue (-0,1%). Non considerando i prodotti energetici la crescita è più consistente (+0,5%) ed i beni strumentali registrano l’aumento più significativo (+2,4%).

Nel confronto con aprile 2015 invece si ravvisa una flessione dell’export pari all’1%, che dipende esclusivamente dalle performance dell’area extra UE in aumento sul trimestre precedente ma in sensibile calo (-3,6%) rispetto ad un anno fa. Attenzione però perché la variazione grezza al netto della correzione per giorni lavorativi (20 ad aprile 2016 contro i 21 di aprile 2015) è positiva (+1,2%).

Le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-29,7%), sono in forte calo, mentre le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+15,6%) sono in crescita.
L’export verso l’area Ue rispetto ad aprile 2015 cresce in media dell’1,2% con Spagna (+5,2%) e Germania (+3,4%) che mostrano le percentuali di incremento più sostanziose.

Sul fronte import, ad aprile 2016, la diminuzione tendenziale (-4,3%) è causata dal sensibile calo di acqusiti dall’area extra Ue (-13,0%) e dalla contrazione degli acquisti di prodotti energetici (-39,7%) e di prodotti intermedi (-5,9%).

L’avanzo commerciale acquisito per il 2016 raggiunge ad aprile 13,6 miliardi (+21,5 miliardi al netto dei prodotti energetici).
Interessante infine rilevare come nei primi quattro mesi dell’anno scenda, rispetto a dodici mesi prima, la quota dell’ export italiano rispetto a quello dell’Area euro come risultato di una lieve diminuzione nella quota sulle esportazioni extra Ue (da 13,5% nei primi 4 mesi del 2015 a 13,3% nello stesso periodo del 2016) e di un aumento nell’Ue (da 9,5% nei primi 4 mesi del 2015 a 9,7% nello stesso periodo del 2016).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini e Cristina Pizzolato, redazione@exportiamo.it

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