Si è svolta a Roma il giorno 13 giugno 2016 presso il Ministero degli Esteri italiano la IV sessione della Commissione Intergovernativa sulla Cooperazione Economica tra Italia ed Azerbaigian, incontro successivo a quello tenutosi a Baku nel dicembre 2013 che ha permesso di rafforzare ulteriormente la partnership italo-azerbaigiana.
La Commissione Intergovernativa, che ha visto tra gli altri la partecipazione del Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, il Sottosegretario Benedetto Della Vedova, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti ed il Ministro dell’Energia azerbaigiano Natig Aliyev, ha focalizzato l’attenzione sulla cooperazione economico-commerciale ed è stata aperta alla partecipazione delle principali aziende italiane interessate all’Azerbaigian.
Di grande rilevanza ed importanza è stato l’Italy-Azerbaijan Business Forum organizzato nel pomeriggio a seguito della Commissione Intergovernativa in collaborazione con l’ICE –Agenzia che ha permesso alle aziende italiane di approfondire la loro conoscenza e di confrontarsi con possibili partner azerbaigiani nei settori energia, infrastrutture, logistica, agroindustria e medicale individuati come target fondamentali dal governo di Baku per il processo di diversificazione economica che il paese sta affrontando.
Le relazioni diplomatiche e commerciali tra Italia ed Azerbaigian sono dunque sempre più forti e proiettate verso il miglioramento della cooperazione.
L’Italia è infatti il primo partner commerciale dell’Azerbaigian, uno dei maggiori fornitori di greggio per il nostro Paese, ed il quarto fornitore dopo Russia, Turchia e Germania con un export sempre in crescita che ha registrato nel 2015 quota 660 milioni di euro.
Con il progetto TAP le relazioni italo-azerbaigiane a livello politico, economico e commerciale non potranno che registrare un ulteriore passo in avanti visto che il gasdotto permetterà all’Italia di ricoprire un ruolo di primo piano nel mercato energetico continentale e favorirà la creazione di posti di lavoro.
Nel 2014 il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi ha rafforzato maggiormente i legami con l’Azerbaigian sottoscrivendo insieme al presidente azerbaigiano Ilahm Aliyev la “Dichiarazione Congiunta di Partenariato Strategico” che spazia dal settore politico a quello economico commerciale, comprendendo scienza, educazione e cultura.
Il neo-ambasciatore azerbaigiano in Italia, S.E. Mammad Ahmadzada, nei suoi ultimi interventi ha posto l’attenzione sull’interesse delle compagnie italiane nei confronti dell’Azerbaigian e la presenza di aziende nazionali che operano in vari settori in linea con la politica di diversificazione economica promossa dal governo di Baku.
Parlando di dati, l’export italiano verso il mercato azerbaigiano si è triplicato dal 2010 facendo divenire l’Azerbaigian uno dei destinatari principali dell’export “Made in Italy” nell’area post-sovietica interessato principalmente alle tecnologie e macchinari di differenti settori realizzati in Italia.
Anche se i dati presentati sono positivi, l’Italia e le compagnie italiane non hanno sfruttato completamente le possibilità che l’Azerbaigian offre all’interno del mercato nazionale ed in ottica regionale per quel che riguarda fiscalità agevolata, manodopera specializzata e presenza di infrastrutture.
L’auspicio è che nel breve futuro le aziende italiane presenti sul territorio azerbaigiano, numero in crescita ma ancora inferiore rispetto alle reali potenzialità, possano interagire maggiormente con il mondo imprenditoriale azerbaigiano e sfruttare la reale predisposizione del governo di Baku nel favorire l’ingresso di capitali e del know-how italiano in loco.
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Fonte: a cura di Exportiamo, di Giuliano Bifolchi, redazione@exportiamo.it
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