“When in Rome do as the Romans do”: le regole di etichetta per il business – III^ Parte

“When in Rome do as the Romans do”: le regole di etichetta per il business – III^ Parte

05 Maggio 2016 Categoria: Marketing Internazionale Paese:  Italia

Oggi concludiamo con questo terzo appuntamento, il nostro viaggio in giro per il mondo, alla scoperta delle regole di etichetta nei diversi mercati.

Come già in occasione del primo e del secondo episodio dedicato a questo tema di vitale importanza per chi fa business in giro per il mondo, sempre grazie alle infografiche realizzate da GetVoiP per Exportiamo.it.

GetVoiP - società con sede a New York specializzata in tecnologie voip e comunicazioni cloud - agisce come agente per i fornitori di servizi di telecomunicazioni per aziende e privati analizzando in modo approfondito le tendenze del mercato e pubblicando opinioni di esperti e professionisti del settore su argomenti che aiutano imprese e consumatori a orientarsi tra le continue evoluzioni tecnologiche e tra servizi spesso complessi e articolati.

Con questo nuovo approfondimento – sempre in rigoroso ordine alfabetico – concentreremo la nostra attenzione sugli ultimi 6 Paesi partendo dal Sud Est Asia per concludere il nostro viaggio oltreoceano.

Si riparte dunque da Singapore dove innanzitutto bisogna aver ben presente il fatto che i negoziati sono in genere lenti e da un eventuale accordo verbale non discende poi automaticamente un accordo formale e soprattutto esiste una distinzione molto netta tra la vita professionale e quella privata, per questo non offendetevi se qualche potenziale partner rifiuterà il vostro invito a cena al di fuori dell’orario di lavoro.

Dall’epicentro del Sud Est Asia si vola in Europa, ci riavviciniamo ai nostri confini andando in Svizzera, dove naturalmente la puntualità è d’obbligo, l’abito formale è la norma e le chiacchiere non sono contemplate nelle riunioni ma ci si attiene ai temi in programma in maniera molto impersonale.

Business etiquette 2

Il nostro viaggio continua virando verso il Medio Oriente e passa dalla Turchia dove è maleducazione mostrare le suole delle scarpe e tocca fare quindi attenzione, mentre gli incontri iniziali nelle riunioni servono a creare la relazione e per questo motivo bisogna accettare di buon grado il fatto di trattare anche temi personali per avvicinarsi ai propri interlocutori.

Continuando il viaggio in direzione est, arriviamo negli Emirati Arabi Uniti dove è innanzitutto educato prolungarsi qualche istante nello stringere la mano al proprio interlocutore, stando attenti però che non sia quella sinistra perché è considerata impura, soprattutto quando si mangia o si passano documenti. Le riunioni negli EAU servono inizialmente a stabilire la relazione umana e gli affari passano ampiamente in secondo piano anche se gli eventuali accordi verbali che nascono ci si aspetta che verranno rispettati.

Per finire un tuffo nel mondo anglosassone partendo dal Regno Unito dove le strette di mano sono leggere ed è bene successivamente rispettare le distanze ed evitare un prolungato contatto con gli occhi. Gli inglesi sono persone riservate che proteggono la sfera privata, ma se vi trovate nel pub insieme ai vostri interlocutori è bene pagare il giro per tutti com’è tradizione.

Il nostro viaggio finisce con l’approdo nel “Nuovo Mondo”, negli Stati Uniti dove le strette di mano devono essere forti e vigorose per dimostrarsi credibili e i nomi di battesimo vengono spesso preferiti ai titoli, mentre in una conversazione – a differenza di altre realtà come abbiamo visto – ci si attende un forte coinvolgimento con gli occhi per dimostrare interesse e coinvolgimento, stando attenti però a non stare troppo vicino al proprio interlocutore. Con gli americani inoltre è sempre il momento per parlare di business anche durante i pasti, a colazione, a pranzo o a cena. 

Business etiquette Infografica

Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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