La stima preliminare dei dati relativi al Commercio Estero Extra-UE nel mese di marzo 2016 diffusi dall’ISTAT, fotografano una flessione sia per le nostre esportazioni che per le nostre importazioni con un avanzo commerciale di 4,036 miliardi di euro.
Il calo congiunturale delle vendite (-0,3%) è diffuso a tutti compartimenti di beni con l’eccezione dell’energia (+17,6%) e dei beni strumentali (+4,9%).
Nel caso degli acquisti si registra una flessione maggiore sempre a livello congiunturale (-2,0%) che anche in questo caso interessa tutti i comparti con la sola eccezione dell’energia (+6,7%) e al netto dell’energia il calo è infatti ancora più vistoso (-4,0%).
Anche a livello trimestrale la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue si conferma negativa per tutti i comparti (-2,9%) anche se va rilevato come al netto della componente energetica (-37,5%), la diminuzione è meno marcata (-1,3%).
Anche sul lato delle importazioni si registra una flessione negativa ancora più marcata a livello trimestrale (-6,3%) diffusa a tutti i comparti ad eccezione dei beni di consumo durevoli (+2,9%) e anche in questo caso - escludendo l’energia (-18,5%) - il dato risulta meno allarmante (-2,6%).
La contrazione mensile delle esportazioni su base annua (-5,2%) interessa tutti i raggruppamenti principali di beni ed è particolarmente marcata per l’energia (-42,6%).
Un calo significativo interessa anche le importazioni (-11,0%) dovuto al peso negativo della componente energetica (-30,8%) e - in misura meno intensa - all’andamento negativo dei prodotti intermedi (-8,3%), mentre solo i beni strumentali registrano un’espansione degli acquisti (+2,3%).
A livello geografico, prosegue il calo delle vendite di beni verso la Russia (-20,2%), iniziato a maggio 2014 e per il secondo mese consecutivo, si registra una flessione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-10,7%), mentre crescono in Giappone (+13,7%), Paesi ASEAN (+12,5%) e Cina (+7,6%) fanno registrare un sostenuto incremento delle vendite.
Sempre in calo le importazioni da Russia (-31,8%) e dai Paesi OPEC (-15,2%) mentre crescono gli acquisti da paesi ASEAN (+19,6%), Turchia (+16,3%) e Svizzera (+10,4%).
Nota positiva da segnalare a marzo 2016 è il fatto che si inizia a ridimensionare il calo delle vendite di beni verso la Russia (-0,9%) iniziato a maggio 2014 mentre dall’ISTAT segnalano come gli incrementi relativi agli Stati Uniti (+11,3%) sono ascrivibile alla vendita di mezzi di navigazione marittima ed aumentano anche le vendite di beni verso il Giappone (+9,5%). Sempre in calo invece le esportazioni verso Paesi MERCOSUR (-28,2%) e OPEC (-21,6%) e anche Turchia (-11,0%) e Paesi ASEAN (-8,0%) segnano un forte decremento delle esportazioni.
Sul lato delle importazioni Russia (-18,1%) e Cina (-15,1%) sono in forte calo, mentre crescono gli acquisti da Turchia (+6,5%), ASEAN (+3,5%) e Stati Uniti (+2,9%).
Il surplus commerciale (+4,036 miliardi di euro) è superiore rispetto allo stesso mese del 2015 (3,422 miliardi di euro), mentre il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+6,0 miliardi) è in lieve diminuzione rispetto al 2015 (+6,2 miliardi).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it
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