Anche in questo 2016, la 55^ edizione del Salone del Mobile di Milano si conclude segnando un nuovo record dal momento che - dati alla mano e a sipario ormai sceso - sono stati 372.000 visitatori professionali, quasi il 4% in più rispetto all’edizione del 2015. Positivi anche i risultati del week end – con la manifestazione aperta a tutti e non solo agli operatori professionali – durante il quale si sono contati oltre 40.000 ingressi.

Il Salone e i Fuorisalone, la miriade di eventi paralleli che animano le diverse zone di Milano hanno contribuito a rendere affollata la settimana milanese con ricadute naturalmente positive per l’intera economia cittadina. L’esposizione si è svolta in un clima disteso e di grande entusiasmo tra gli stand che sono risultati sempre pieni dove, alta è stata la presenza di operatori esteri (67%) di alto profilo e con forte potere d’acquisto che hanno incrementato il prestigio e la visibilità internazionale della Fiera.

Successo del Salone che va di pari passo con il ritorno del mobile italiano, che evidenzia una ritrovata fiducia nel mercato nazionale e in ottica di export.

Il mercato interno è cresciuto dell’1% rispetto agli 11,6 miliardi di euro del 2015 grazie al “bonus mobili” che dal 2016 si estende anche alle giovani coppie che arredano la prima casa.

Il presidente della manifestazione, Roberto Snaidero si è dichiarato infatti soddisfatto dell’ennesimo successo anche perché funzionale al mantenere coeso il settore, basando ogni successo sul lavoro di squadra virtuoso tra produttori, rivenditori e istituzioni, e – come si dimostra a Milano di anno in anno - così facendo i risultati sono garantiti.

Sommando il volume di operazioni nel mercato interno e sui mercati esteri, il settore del mobile ha generato un fatturato di circa 25 miliardi di euro, quasi il 50% ricavato dall’export che si dimostra colonna portante della ripresa industriale italiana, in particolare per il settore in questione, infatti rispetto al 2014 le cifre sono aumentate del 6.1%.

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Le destinazioni dell’export italiano sono Francia, Germania, Regno Unito e USA, il mercato americano ha registrato un aumento del 26%.

Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico, commentando l’edizione 2016, ha ribadito il ruolo fondamentale giocato dalle fiere in Italia, vetrine naturali per dimostrare al mondo la straordinarietà del “Made in Italy” e dalle missioni all’estero non solo per individuare potenziali partner ma anche - dal lato dell’organizzazione attraverso il supporto della rete di ambasciate ed Uffici dell’ICE-Agenzia nel mondo - per selezionare buyer esteri dall’alto profilo professionale.

La maggior parte delle delegazioni proviene da Cina e Stati Uniti ma come ogni anno, si sono registrate presenze praticamente da tutto il mondo con nutrite presenze - per citare qualche realtà - da Paesi del Medio Oriente, Iran e Colombia.

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Tra i visitatori professionali, da quest’anno si aggirava una nuova figura, quella del developer, ovvero operatori che selezionano i fornitori per i progetti per i prossimi 5 anni, questo sottolinea la crescita della percezione dell’arredo e del design “Made in Italy” che hanno conquistato Paesi lontani sia geograficamente sia come scuola di pensiero.

Analizzando l’andamento globale del settore del mobile, il consumo è valutato circa 455 miliardi di dollari e per i prossimi anni è prevista una crescita moderata a livello globale.

Dando uno sguardo alle dinamiche relative ad importazioni e esportazioni a livello regionale, emergono notevoli differenze ad esempio tra l’Europa dove gli scambi avvengono al 70% all’interno dell’area, l’area del North American Free Trade Agreement (NAFTA) dove invece solo il 28% della produzione viene distribuito all’interno e infine l’area dell’Asean Free Trade Agreement (AFTA) dove il 41% della produzione viene scambiata all’interno della stessa area.

Vista l’epoca - anche se fondamentali nelle scelte anche delle aziende - appare sempre più difficile credere troppo a previsioni e tendenze di fronte a cambiamenti spesso troppo repentini, quando non “incredibili”. Per fortuna esistono e resistono anche delle certezze e per tutto il mondo che ruota attorno al mobile, ovunque sul globo, il Salone milanese e i suoi tentacoli che invadono e animano la città, appare proprio vero quello che è stato lo stesso claim di questa edizione 2016 - “O ci sei. O ci devi essere” - e i risultati come sempre non hanno deluso le aspettative sempre crescenti.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Fabio Traversa, redazione@exportiamo.it

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