C’è ancora tempo per il bando della Camera di Commercio di Milano che vuole favorire e sostenere i processi di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese milanesi, attraverso programmi personalizzati per individuare azioni e strategie vincenti per approcciare i mercati stranieri.

L’iniziativa prevede un contributo fisso a fondo perduto da utilizzare per un pacchetto di servizi erogati da Promos - Azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano - a fronte di una spesa minima a carico dell’impresa beneficiaria.

Il bando, dallo stanziamento complessivo di 1 milione di euro, si articola in due misure specifiche:

• Servizi specialistici per l’internazionalizzazione

• Programmi di accompagnamento verso nuovi mercati extra- Ue

Per quanto riguarda il primo intervento, la procedura si è conclusa il 31 luglio 2015, ma rimane ancora aperta fino al 31 marzo 2016 - dopo la proroga della scadenza precedentemente fissata al 28 gennaio - la possibilità di accesso ai “Programmi di accompagnamento verso nuovi mercati extra-Ue”.

Destinatarie del contributo previsto, sono le imprese in possesso di determinati requisiti - alla data di apertura della fase di presentazione delle domande e fino all’erogazione del contributo - con pena l’esclusione dai benefici previsti dal bando o la successiva decadenza dal diritto all’erogazione del contributo eventualmente già assegnato o il ritiro del contributo eventualmente già erogato.

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I requisiti per l’ammissione al contibuto sono:

• avere sede legale e/o operativa nella provincia di Milano;

risultare regolarmente iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio di Milano, essere attive e in regola con il pagamento del diritto camerale;

• essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi dei dipendenti;

non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza), soci e/o altri soggetti tra quelli elencati nell’art. 85 del D.Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia) per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 D.Lgs. 159/2011;

non avere già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sulle medesime spese ammissibili sostenute nel rispetto della normativa comunitaria, statale e regionale in materia;

non trovarsi in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti rispetto ad altre imprese partecipanti al bando per la medesima misura. In questi casi, sarà considerata ammissibile soltanto la prima domanda ricevuta in ordine cronologico;

non aver mai esportato in precedenza - o averlo fatto solo in maniera sporadica - verso il mercato d’interesse ovvero se il relativo valore nel 2013 è stato pari o inferiore a € 100.000, tale valore dovrà essere attestato dall’impresa attraverso apposita autocertificazione.

Sono previsti due diversi percorsi, con focalizzazione settoriale, per supportare l’approccio delle imprese ai mercati extra-europei:

Misura 2A: un percorso di accompagnamento con contributo a fondo perduto di 5.000 euro su un investimento da parte dell’azienda di 10.000 euro

Misura 2B: due percorsi di accompagnamento con contributo a fondo perduto di 8.000 euro su in investimento da parte dell’azienda di 16.000 euro

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Ogni impresa può richiedere al massimo un contributo in misura fissa a valere sulla Misura 2, scegliendo tra le alternative 2A e 2B.

Sono invece 5 i macrosettori con indicazione dei Paesi dove poter orientare l’investimento e nello specifico:

• Agroalimentare

• Arredo e design

• Beni strumentali

• Beni di consumo

• Servizi e New tech

Le domande di partecipazione - ricordiamolo ancora - possono essere presentate entro e non oltre le ore 12,00 del 31 marzo 2016.

Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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