All’interno del Mobile World Capital Barcelona (MWCB) di Barcellona, il 4 Years From Now (4YFN) ha provato a trasformare la città di Gaudì nell’epicentro per le avanguardie tecnologiche focalizzandosi in particolare sulla tecnologia mobile.

La tecnologia mobile - di cui gli smartphones sono l’espressione più comune - vive in simbiosi con noi, la “portiamo addosso” e soprattutto per le generazioni più giovani è diventata una specie di seconda pelle.

In particolare i dati sulle telefonia mobile diffusi nell’ultimo Mobility Report di Ericsson sono inequivocabili: oggi sono 7 miliardi le schede sim attive, in media una per ogni abitante del globo.

Sono dunque rimaste una piccola minoranza le persone che per scelta, hanno deciso di non possedere un apparecchio mobile e per questo motivo il tema e il fenomeno di questo tipo di tecnologia, appare interessante, innanzitutto per sua la portata quasi universale.

4YFN si è dunque recentemente confermata una consolidata piattaforma di business che mira a costruire connessioni durature tra start-up, investitori ed aziende, nutrendo la convinzione che proprio la diffusione di una “cultura delle start-up” possa essere la forza trainante per il cambiamento del tessuto imprenditoriale e quindi dell’economia globale.

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Connect, Believe e Discover tre parole per tre obiettivi fondamentali il messaggio del 4YFN:

Costruire e migliorare le connessioni tra l’ecosistema tecnologico di Barcellona ed i principali hub tecnologici a livello internazionale;

Ispirare il cambiamento e l’innovazione attraverso un processo di circolazione e diffusione della conoscenza tecnologica;

Scoprire le migliori innovazioni e le potenziali tecnologie leader per agevolare la nascita di nuovi e rivoluzionari modi di fare business.

Dall’intreccio fra Start-up ed investitori e dalla preziosa opportunità di realizzare networking di qualità possono nascere progetti d’innovazione vincenti sui mercati internazionali anche se, la rapidità dei cambiamenti in atto ed il continuo quanto costante scambio di idee che passa attraverso il Web, potrebbe essere un deterrente per tutti quei soggetti interessati ad intraprendere un’avventura imprenditoriale.

La forte competizione e le ridotte tempistiche entro le quali un’innovazione rischia oggi di diventare obsoleta, potrebbero spaventare - specialmente nel campo della tecnologia mobile - chi invece avrebbe la disponibilità di capitali da investire in progetti innovativi.

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MWCB a Barcellona si è cosi confermata anche quest’anno la più grande fiera a livello mondiale dedicata alla tecnologia mobile capace di attrarre molti potenziali investitori desiderosi di sfruttare l’opportunità di poter osservare in anteprima le principali novità.

Le previsioni parlano di un mercato mondiale di questo particolare tipo di tecnologie che farà registrare vendite vicine ad 1,5 miliardi di unità di smartphones nel 2016, una cifra davvero impressionante.

Oggi non possedere uno smarthphone e più in generale non avere un accesso costante, veloce e efficace alla “Rete” è diventato - paradossalmente per l’utilizzo che ne fanno in molti - anche una variabile che può determinare un’esclusione sociale o una forte penalizzazione da un punto di vista del mercato del lavoro.

La fiera di Barcellona ha avuto il piacere di ospitare l’intervento di un personaggio d’eccezione, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, sesto uomo più ricco al mondo e primo fra i giovani che deve essere considerato di diritto fra i massimi esperti a livello internazionale sulle tematiche che riguardano Internet.

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L’ex studente di Harvard ha dichiarato che “è pazzesco che nel 2016 ci siano ancora 4 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso al web” e andando oltre ha lanciato il Telecom Infra Project, l’ambizioso progetto che mira a connettere tutto il mondo alla rete. Zuckerberg ha spiegato come “sfruttando idee come l’aereo alimentato a energia solare o satelliti che possono mandare il segnale Internet tramite raggi laser, oltre alle aree wi-fi localizzate, sarà possibile arrivare a quelle comunità irraggiungibili con le infrastrutture tradizionali, o perché è troppo difficile, o perché è troppo dispendioso”.

Per noi profani, queste parole oggi possono sembrare più vicine alla fantascienza che alla realtà ma - se ci fermiamo un attimo a riflettere - c’è da farsi una domanda: chi avrebbe detto, fino a solo qualche anno fa che sarebbe stato possibile comunicare, con tutto il mondo ed in modo completamente gratuito, utilizzando un semplice smartphone abilitato all’accesso della rete?

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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