BolognaFiere: un’eccellenza alla ricerca di una nuova governance

BolognaFiere: un’eccellenza alla ricerca di una nuova governance

17 Febbraio 2016 Categoria: Marketing Internazionale

BolognaFiere rappresenta - in Italia e in Europa - uno dei principali organizzatori fieristici, potendo contare su uno dei quartieri espositivi più avanzati a livello globale.

Il Gruppo BolognaFiere gestisce infatti tre quartieri fieristici (Bologna, Modena e Ferrara) ed organizza oltre 75 manifestazioni leader in Italia e all’estero, oltre ad essere attivo con numerose società che realizzano una vasta proposta espositiva e che forniscono alle aziende tutti i servizi specialistici e di promozione per partecipare con successo ad ogni manifestazione fieristica.

Sostanzialmente quindi stando ai numeri ed al blasone, parliamo di un’eccellenza italiana che non a caso lega il suo nome a manifestazioni di valore come dimostra la fama mondiale di alcuni brand “Made in BO”.

Parliamo ad esempio di “Cosmoprof Worldwide Bologna”, giunto alla quarantanovesima edizione ed in programma dal 18 al 21 Marzo 2016. Come ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione lo stesso presidente dell’ente fieristico Duccio Campagnoli il fatto importante per la manifestazione è “continuare a crescere” ricordando a tutti come “il grande evento riservato alla bellezza che l’anno prossimo festeggia i cinquant’anni, si basa su un format di eccellenza collaudato anche dalle edizioni di Las Vegas e Hong Kong”.

“Cosmoprof” mette in scena il meglio dell’industria cosmetica mondiale e presenta infatti numeri da record con oltre 2.500 aziende espositrici (di cui il 73% provenienti dall’estero), 25 collettive nazionali tra debutti (Sudafrica, Australia, India, Marocco e Indonesia) e ritorni (Bulgaria e Romania), ma soprattutto grandi aspettative in termini di visitatori attesi con un aumento (+19%) di prevendite online che fa più che ben sperare.

I numeri e i dati confermano quindi la rassegna bolognese quale piattaforma fieristica di riferimento a livello globale per il comparto della cosmesi che nel 2015 ha registrato in Italia un fatturato globale superiore ai 9.700 milioni di euro con una forte quota di esportazioni (pari a 3.700 milioni di euro, in crescita del 10,5% rispetto al 2014).

Non meno importante lo svolgimento in contemporanea di “Cosmopack” (17-20 marzo), il salone internazionale del packaging che coinvolge l’intera filiera della cosmetica, dalle materie prime alla formulazione, dai macchinari al packaging.

Oltre a Cosmoprof, ormai alle porte, come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti in calendario nel capoluogo emiliano e nei quartieri satelliti di Modena e Ferrara.

Si tratta di manifestazioni che abbiamo già avuto modo di approfondire in alcuni casi vuoi per l’importanza che rivestono storicamente trattandosi di “istituzioni” nel proprio campo come il CERSAIE (Bologna, 26-30 settembre 2016) o che acquistano sempre maggiore importanza e sono al centro dell’attenzione dei consumatori globali come nel caso di Sana (Bologna, 9-12 settembre 2016) che a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno anche quest’anno catalizzeranno le attenzioni degli addetti ai lavori.

Ad aprile sarà la volta di “Pharmintech” (Bologna, 13-17 aprile 2016), l’appuntamento internazionale dedicato alla filiera tecnologica per l’industria farmaceutica, parafarmaceutica e nutraceutica che festeggia in questo 2016 - in ottima salute - i suoi primi quindici anni. A seguire - subito dopo - la ventesima edizione di “Cosmofarma Exhibition” (Bologna, 15-17 aprile 2016), evento leader per il mondo della farmacia a livello europeo nell’ambito dell’Health Care, del Beauty Care e di tutti i servizi legati al mondo della farmacia, con oltre 70 convegni, conferenze e corsi ECM che rappresenta inoltre un’eccezionale opportunità di aggiornamento professionale, confronto e discussione, sempre più importanti in un contesto normativo e politico in costante evoluzione.

Ad aprile sarà la volta dell’appuntamento biennale con “Lamiera” (Bologna, 11-14 aprile 2016), manifestazione leader dedicata a macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione di lamiere, tubi, profilati, fili e carpenteria metallica oltre a stampi, saldatura, trattamenti termici e trattamento e finitura superfici. La manifestazione è da sempre riconosciuta tra le più qualificate rassegne internazionali del comparto ed è promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione.

Tra gli appuntamenti da segnalare “Exposanità” (Bologna, 18-20 maggio 2016), manifestazione biennale giunta alla ventesima edizione che rafforza la sua importanza quale mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza e riparte dai numeri importanti dell’ultima edizione del 2014.

Dedicata alla meccanizzazione agricola è invece “EIMA International” (Bologna, 9-13 novembre 2016), l’esposizione biennale Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio che nel 2016 arriva al traguardo della quarantaduesima edizione: un altro brand di valore di BolognaFiere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

A fine anno sarà invece la volta del “Motor Show Bologna 2016” (Bologna, 3-11 dicembre 2016), il Salone Internazionale dell’Automobile che dopo i successi degli anni scorsi e le difficoltà più recenti, è pronto a ripartire con un nuovo format che punta a rendere la kermesse bolognese la piattaforma che presenterà, insieme, le auto e le soluzioni tecnologiche più innovative della componentistica per la “connected car”, il comfort, la sicurezza, la eco-sostenibilità, così come i servizi per l’uso più facile e più sicuro dell’auto.

Abbiamo elencato solo alcuni degli appuntamenti in programma nei prossimi mesi presso il polo fieristico bolognese a dimostrazione della centralità all’interno del panorama fieristico nazionale e internazionale.

In realtà vi è però oggi uno scontro in atto sul futuro di BolognaFiere e sulla sua governance, a partire dall’aumento di capitale che - come ha dichiarato Sonia Bonfiglioli, Vice Presidente dell’Associazione degli industriali bolognesi e dunque socio privato dell’ente fieristico insieme a Legacoop, Fondazione Carisbo e Camera di Commercio, oltre ai partner istituzionali locali – da solo non è sufficiente perchè:

“Prima servono le idee, i soldi da soli non bastano. E’ sempre l’uomo che fa la differenza.”

La semestrale 2015 è positiva con quasi 64 milioni di ricavi globali e con la capogruppo BolognaFiere capace di raggiungere i 41,7 milioni e un utile lordo di 2,8 milioni, e il presidente Campagnoli rivendica i numeri della sua gestione avendo generato - dal 2011 al 2014 - un fatturato che è passato da poco più di 101 a oltre 119 milioni di euro oltre a ripianare le perdite di esercizio e proprio per questo serve continuità nella gestione anche perché: “Il Cda ha all’esame il nuovo piano industriale e francamente nessuno dei consiglieri ha mai messo in discussione, sin qui, il progetto di innovazione del quartiere fieristico.”

La Regione nel frattempo ha annunciato una ricapitalizzazione di 5 milioni di euro e il Comune di Bologna, con il primo cittadino Virginio Merola ha promesso lo stesso importo, il problema è appunto di governance perché appare ora evidente che una ricapitalizzazione, per l’azionariato privato, passerebbe anche attraverso la definizione di un nuovo assetto e di nuovi equilibri nella gestione dell’importante player fieristico nazionale e internazionale.

La speranza è che si arrivi ad una soluzione concordata tra i diversi attori che faccia prevalere il buon senso nell’interesse dell’intero Sistema Paese, che strategicamente deve poter contare su poli fieristici solidi e di valore come Bologna.

Come spesso accade in Italia invece - soprattutto quando si parla di eccellenze e problemi e soluzioni vengono facilmente confusi - il rischio da evitare è che dissapori, egoismi e protagonismi ingiustificati possano prendere il sopravvento. Come sempre il tempo darà le sue risposte.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

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