Le ultime rilevazioni ISTAT sull’export italiano, segnalano come gli Stati Uniti rappresentano sempre di più un mercato di riferimento per le nostre PMI che registrano un aumento delle esportazioni pari al 37,2%.
L’Italia è il terzo esportatore europeo negli States - preceduta da Germania e Regno Unito - ma diventa il primo Paese esportatore negli otto settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese sotto i 50 addetti, con un valore pari a 7,9 miliardi, ben oltre i 7,0 miliardi della Germania e i 3,5 miliardi della Francia.
Analizzando l’andamento del mercato statunitense degli ultimi anni, è da sottolineare come l’export italiano abbia superato i livelli pre crisi, infatti la bilancia commerciale nel 2008 registrava esportazioni italiane pari a 36 miliardi di dollari, crollate nel 2009 a 26,4 miliardi per via della crisi che proprio dagli USA si propagò nel mondo. Negli anni successivi è seguita una crescita costante che ha portato l’export italiano a superare i 43 miliardi di euro, record dei giorni nostri.
Tra gli stati americani più attivi nell’importazione di prodotti italiani troviamo il New Jersey (15,7%) e a seguire lo Stato di New York (13,4%), la California (7,6%) e il Texas (6,9%).
A livello settoriale invece la meccanica continua ad essere il settore di maggiore rilievo, conquistando una quota del 25,8% sul totale delle importazioni americane dall’Italia, non meno importanti - sia a livello economico sia per riconoscimento del “Made in Italy” - sono moda e accessori (18,8%), semilavorati (18,4%), mezzi di trasporto (12,4%); agroalimentari e bevande (10,2%) e arredamento e edilizia (5,6%).
Gli Stati Uniti d’America sono una meta imprescindibile, non solo per l’Italia ma anche per il mondo, rappresentando un Paese ricco di opportunità per far decollare il proprio business e non a caso nelle classifiche mondiali occupa posizioni di vertice nel Doing Business Index, nel Global Competitivness Report e nell’Economic Freedom Score.
Parliamo di un mercato globale, in quanto, la grande vastità della sua superficie, le diverse situazioni climatiche e, una popolazione di 325 milioni abitanti, lo rendono appetibile per un ventaglio di prodotti illimitato.
L’Italia ha sempre rappresentato per gli USA un partner non solo commerciale, ma anche strategico di rilievo, partendo dalla ricostruzione post bellica e passando per la centralità strategica del nostro Paese durante la Guerra Fredda, al quale va associata la qualità dei prodotti “Made in Italy”, largamente apprezzati a New York e dintorni tanto che gli Usa rappresentano il 3° mercato di destinazione per l’export Italiano.
Non rimane che puntare sul marchio più famoso del mondo – il “Made in Italy” – capace di contraddistinguere i nostri prodotti dalla concorrenza per qualità, artigianalità e design e puntare alla conquista del mercato statunitense.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Fabio Traversa, redazione@exportiamo.it
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