La stima preliminare dei dati relativi al Commercio Estero Extra-UE nel mese di ottobre 2015 diffusi oggi dall’ISTAT, fotografano una flessione che interessa entrambi i flussi, mentre si registra un avanzo commerciale di 3,5 miliardi di euro.
Il calo congiunturale delle esportazioni (-1,7%) è ascrivibile ai beni strumentali (-4,5%) e in misura minore ai prodotti intermedi (-3,6%), mentre crescono le vendite di beni durevoli (+1,5%).
Sempre a livello congiunturale, dal lato delle importazioni si registra una lieve flessione (-0,2%) dovuta principalmente al calo degli acquisti di energia (-4,1%) mentre nel caso di tutti gli alti comparti l’andamento è positivo e al netto dell’energia il dato è infatti positivo (+1,1%).
Anche a livello trimestrale la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi Extra-UE si conferma ampiamente negativa (-5,8%) con una marcata flessione per energia (-23,9%) e prodotti intermedi (-6,1%) e rimane estesa a tutti i comparti, come accade per l’import in calo (-5,5%) con un calo significativo dell’energia (-17,1%).
Anche su base annua a ottobre 2015 si rileva una flessione per entrambi i flussi, più contenuta per le importazioni (-2,4%) rispetto alle esportazioni (-4,5%). Nel caso delle importazioni bisogna segnalare come al netto dell’energia (-21,0%) si rileva in realtà una marcata espansione (+5,2%).
Anche a livello tendenziale si rileva un calo dell’export (-1,7%) e in misura quasi insignificante delle importazioni (-0,2%).
Andando all’analisi dei mercati più dinamici, nel mese di ottobre 2015, per quanto riguarda le vendite sono rappresentati da Stati Uniti (+3,3%) e Giappone (+2,4%), mentre si registra una marcata flessione delle vendite verso l’area MERCOSUR (-33,9%) condizionata dalla recessione brasiliana, Russia (-20,6%) e OPEC (-11,6%).
Per quanto riguarda invece gli acquisti in calo vistoso quelli dall’India (-43,3%) e OPEC (-23,5%) mentre crescono significativamente quelli da paesi EDA (+29,9%) e Turchia (+29,2%).
Il saldo dall’inizio dell’anno - 24,4 miliardi di euro - è positivo e in crescita rispetto al 2014 (19,1 miliardi di euro) e al netto dei prodotti energetici raggiunge i 50,9 miliardi di euro.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it
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