La stagione delle fiere prosegue e dopo il successo di VicenzaOro, il Veneto si prepara a brillare nuovamente nella galassia globale delle manifestazioni fieristiche, con l’appuntamento che nel tempo rappresenta sempre di più, uno dei principali punti mondiali di incontro per tutti gli operatori del settore marmo-lapideo, stiamo parlando di “Marmomacc”, in programma a Verona dal 30 settembre al 3 ottobre con un intento chiaro e definito “Celebrating the biggest stone community”.
A quanto pare le premesse per un nuovo successo non mancano anche in questo 2015 come é emerso durante la conferenza stampa di presentazione a Roma svoltasi il 14 settembre, presso la Sede di Via Veneto del Ministero dello Sviluppo Economico e i dati - seppur ancora non definitivi - lo dimostrano, con la presenza prevista, nei 77.100 metri quadrati della fiera, di ben 1.502 espositori dei quali 569 italiani e 933 esteri provenienti da 55 nazioni, con new-entry interessanti come Georgia, Camerun e Venezuela.
Stiamo parlando della rassegna a più alto tasso di internazionalizzazione tra quelle organizzate da Veronafiere e tra le più importanti tra le oltre 100 manifestazioni organizzate annualmente tra Italia ed estero, individuata dal Vice Ministro Calenda tra quelle destinatarie dei fondi previsti dal “Piano Straordinario per il Made in Italy” all’interno del Progetto “Potenziamento grandi eventi fieristici”, una delle misure che segna una discontinuità rispetto al passato come ha sottolineato intervenendo durante la presentazione Giuseppe Tripoli, DG Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi del MISE perché:
“E’ un piano di promozione innovativo perché si basa su una visione integrata che coinvolge tutti gli attori di un settore, come quello del marmo lapideo, potenzia il ruolo dell’ICE al servizio delle imprese e riconosce ufficialmente il ruolo del sistema fieristico italiano e delle sue eccellenze, quale Marmomacc come piattaforma per incrementare il tasso di internazionalizzazione di imprese e sistema-Paese”
Il Presidente onorario con delega alle Relazioni Istituzionali di Confindustria Marmomacchine, Flavio Marabelli ha sottolineato come il settore - con un fatturato complessivo di circa 4 miliardi di euro - rappresenta una nicchia molto vivace che ha saputo rispondere in maniera dinamica alla crisi e che vince la competizione sui mercati internazionali sia sul lato prodotto che sul versante della tecnologia, un’industria che in Italia conta 3.340 aziende che occupano circa 33.700 addetti.
I dati illustrati dall’associazione registrano come nel 2014 la produzione complessiva ha superato i 3,84 miliardi di euro (75% destinata all’export), mentre nel primo semestre 2015 si sta facendo ancora meglio con una crescita rispetto al 2014 del 5,8% per i materiali e del 28,8% per le macchine e le attrezzature per estrazione e lavorazione del marmo.
Quest’anno la manifestazione taglia il traguardo delle 50 Edizioni e si conferma un’occasione e una vetrina importante per il nostro paese come ha dichiarato il Presidente di Veronafiere, Ettore Riello:
“Marmomacc é una grande occasione per l’Italia, per consolidare concretamente ciò che già é : design, cultura e tradizione capaci di ritrovare mondi che sembravano avere un destino completamente diverso e invece il marmo resiste ed é per sempre”.
Il DG dell’ICE Roberto Luongo ha ricordato come tra le iniziative straordinarie finanziate dal progetto MISE a dare valore e prospettiva alla manifestazione e alle aziende italiane partecipanti, é certamente la complessa organizzazione di due maxi-incoming di operatori esteri per il prodotto e la tecnologia, reclutati attraverso la rete estera dell’Agenzia e il confronto con Veronafiere e CM, che saranno coinvolti in un intenso programma di formazione - “Italian Stone Technology & Design Conference ” – con la previsione di una serie di workshop e visite alle aziende del territorio per approfondire la conoscenza del prodotto lapideo e dei macchinari “Made in Italy”. Saranno 200 i buyer, gli architetti e i designer coinvolti, provenienti da tutto il mondo.
Il DG di Veronafiere, Giovanni Mantovani, ha invece posto l’accento sulla celebrazione delle capacità italiane del settore rappresentata dalla realizzazione - presso il Padiglione 1 di Veronafiere - del progetto “Italian Stone Theatre”, una speciale mostra allestita durante la manifestazione, un grande evento celebrativo e spettacolare che coinvolge non solo il materiale lapideo, ma anche i macchinari e la tecnologia, creando una vera e propria area dedicata all’innovazione, dove si incontrano fruttuosamente il genio di designer e progettisti e le capacità tecniche e realizzative delle macchine e delle aziende italiane del settore: la sintesi tra capacità di trasformazione, qualità dei prodotti e estro nel design tutto italico.
Infine va segnalata, tra le iniziative previste dalle linee di intervento del MISE in concomitanza con l’inaugurazione della fiera il prossimo 30 settembre, l’apertura dei lavori anche della prima conferenza mondiale dedicata alla pietra naturale - International Stone Summit - che riunirà a Verona le principali associazioni internazionali del marmo e altrettanti rappresentanti della stampa economica dei Paesi coinvolti, con l’obiettivo specifico di sviluppare contenuti e stimolare il confronto e il dibattito sul tema lapideo, un momento di riflessione dell’intera industria internazionale sulle sfide presenti e future che attendono il settore.
Il riconoscimento del valore strategico della manifestazione da parte del MISE premia l’evento ma anche un settore produttivo che rappresenta un’eccellenza sia nel comparto della produzione dei macchinari e tecnologie, sia nella lavorazione del prodotto e, certamente, oltre ad essere un punto di arrivo, rappresenta anche un nuovo punto di partenza, oltre che un ottimo esempio di come, quando si vuole, si riesce a fare sistema e si crea valore, perché non bisogna mai dimenticare che la somma é più delle sue parti.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it
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