L’ultimo aggiornamento ISTAT registra a Maggio 2015, a livello congiunturale, una crescita del nostro export (+1,5%) con un avanzo commerciale di 4,2 miliardi di euro; il trend di mercato favorevole conferma la vocazione (e in questi anni di crisi anche la necessità) delle nostre PMI a puntare a conquistare i mercati internazionali.

Un ruolo fondamentale nel favorire i processi di internazionalizzazione delle nostre PMI, é certamente quello che spetta agli enti bancari, che con diverse modalità, sostengono la miriade di piccole realtà dotate di potenziale, ma spesso non sufficientemente strutturate per cogliere appieno le opportunità sui mercati esteri.

Gli strumenti offerti sono molteplici e rispondono a diverse finalità e così si va dai servizi bancari agevolati, alle attività di consulenza e ricerca di partner economici, fino alle missioni commerciali e all’offerta di strumenti di garanzia.

Una delle attività cardine per intraprendere la strada dell’internazionalizzazione é certamente un efficace servizio di consulenza che supporti le imprese ad analizzare e scegliere con metodo comparativo - attraverso un’attenta e completa analisi interna ed esterna - il mercato da “conquistare”.

E’ questa una delle attività offerte dal gruppo BPER che attraverso il portale bperestero.it é in grado di fornire consulenza e segnalare opportunità di business con l’obiettivo di dotare le imprese di dati su flussi dei settori e delle merci a livello globale.

Nell’ambito della consulenza, anche Credem offre analogo servizio, attraverso il sito internazionalizzazione.credemtel.it. Il portale offre una mappa dei principali Paesi di interesse a seconda della categoria merceologica selezionata e rende disponibili una rete di consulenti e partner bancari internazionali e una serie di finanziamenti quali Newmarkets, Esporta e Espandi. 

Un ruolo di sostegno importante é l’offerta scaturita della collaborazione tra Cassa depositi e prestiti e Associazione Bancaria Italiana, che grazie al rinnovato accordo Export Banca, consente di finanziare a costi competitivi operazioni di internazionalizzazione ed esportazione effettuate da imprese italiane (o loro controllate estere) nonché operazioni di rilievo strategico per l’economia italiana sotto i profili della sicurezza economica e dell’attivazione dei processi produttivi e occupazionali.

Anche la partnership tra Tevea International e Gruppo Carige prevede una serie di servizi per l’internazionalizzazione delle imprese, dalla consulenza in materia di IVA europea, alle informazioni finanziarie per arrivare fino alla gestione amministrativa di un’attività commerciale, approfondendo gli aspetti giuridici, contabili e sociali.

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Grazie ad una approfondita conoscenza delle diverse realtà nazionali e locali, la Banca Marche, offre una completa offerta di prodotti e servizi. Propone , infatti, un’assistenza personalizzata ed una estesa rete di corrispondenti in grado di offrire una presenza internazionale capillare e di rilievo.

Sul fronte dell’innovazione, Intesa San Paolo, ha invece siglato un accordo con la piattaforma digitale Opportunity nerwork, innovativo portale telematico realizzato per la condivisione di opportunità di partnership ed export a livello globale.

Attraverso questa iniziativa le imprese hanno la possibilità di attrarre investimenti, nuovi partner commerciali, individuare linee di espansione all’estero e massimizzare l’utilizzo dei propri asset a livello globale.

A seguito dell’intesa con ICE, l’Agenzia pubblica per la promozione all’estero delle imprese italiane, anche Veneto Banca mette a disposizione delle imprese clienti servizi bancari agevolati, attività di consulenza, ricerca di partner economici e produttivi, missioni commerciali e fiere.

Con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo internazionale delle PMI, il gruppo UBI Banca ha sviluppato il portale UBI World dedicato all’internazionalizzazione, in cui propone il GoToWorld Assessment, un percorso completo che attraverso tre fasi permette all’azienda di effettuare un check up iniziale su competenze, punti di forza e debolezza, individuare il miglior mercato estero a cui puntare, quindi definire la strategia con dettaglio di azioni, tempi e costi per l’implementazione del progetto e l’eventuale finanziamento dello stesso da parte della Banca.

Guardando invece al settore moda, l’accordo tra Sistema Moda Italia (SMI) e il Gruppo San Paolo prevede un plafond da 500 milioni di euro da destinare allo sviluppo di progetti di internazionalizzazione, pensato per favorire una maggiore presenza delle aziende italiane sui mercati esteri attraverso consulenza, innovative piattaforme digitali e percorsi di formazione ad hoc.

L’accordo, inoltre, mette a disposizione delle imprese associate a SMI opportunità e strumenti evoluti di Intesa Sanpaolo come il Tech Marketplace, la piattaforma digitale che promuove l’interazione tra start up, Pmi Tech e imprese, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di innovazione tecnologica.

Infine, anche all’agroalimentare é dedicato un progetto congiunto per l’internazionalizzazione, attivato tra Cariparma, Crédit Agricole e Sace.

L’iniziativa prevede un investimento di 150 milioni di euro per potenziare la crescita sui mercati esteri delle imprese che fanno parte del Padiglione “Cibus é Italia” e grazie all’iniziativa “Fidi di campagna”,  promuove linee di credito dedicate alle esigenze economico-finanziarie specifiche delle imprese del settore conserviero.

E’ indubbio come senza il sostegno del sistema bancario non si potrà mai essere competitivi sui mercati internazionali, per questo motivo é bene approfondire l’offerta e scegliere i servizi e i prodotti più in linea con obiettivi e caratteristiche del proprio business e delle proprie aspirazioni.

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